Papa Francesco nella giornata mondiale di preghiera per il Creato non ha avuto dubbi:”… è possibile cambiare il modello di vita in quanto c’è un movimento dal basso e dalle periferie. “La pandemia ci ha portato ad un bivio – ha affermato il Papa – e dobbiamo sfruttare questo momento decisivo per porre fine ad attività e finalità superflue e distruttive per coltivare valori, legami e progetti generativi”. In definitiva Francesco chiede di rivedere le nostre abitudini di vita ed i consumi e a togliere di conseguenza dalle economie aspetti nocivi”. Un monito ed un auspicio che viene da Papa Francesco un uomo saggio che, da quanto è e giunto in Vaticano, è stato un vero riformatore liberando la chiesa dai tanti lacci ed abitudini consolidate nel tempo. Certo è che Covid – 19 ha cambiato il nostro modo di vivere e sarà molto difficile che si tornerà, una volta giunti ai vaccini, al modello precedente. Non lo dicono solo gli scienziati ma anche i governanti di gran parte degli Stati. Papa Francesco ha fatto una sintesi di questa situazione, non a caso proprio nella giornata di preghiera per il Creato, messo a dura prova dal nostro modo di vivere e dall’accettare l’inquinamento non solo atmosferico ma anche delle acque e territorio Un ” modello” distruttivo dell’Opera dei Signore.
Lampedusa e Crotone – Ancora sbarchi di clandestini con morti e feriti
La cronaca di oggi ripete situazioni che continuano ogni 24 ore. Un barcone carico di 370 clandestini, tra cui 13 donne e 33 minori, è stato soccorso a 4 miglia da Lampedusa da unità della Capitaneria di Porto e della Guardia Finanza. Lo sbarco sull’isola è avvenuto tra la contestazione dei residenti che si sentono, a ragione, minacciati da queste ondate di migranti. I nuovi arrivati sono stati smistati in altri centri di prima accoglienza nella considerazione che quello di Lampedusa è stracarico:sono in 1.160 stipati in una struttura che al massimo ne poteva contenere 110. Ma non è tutto, un barcone carico di decine di clandestini, è giunto fino al largo della costa di Crotone dove, durante le operazioni di trasbordo su mezzi della Capitaneria di Porto e della Guardia di Finanza, è scoppiato un incendio dovuto a taniche di benzina a bordo del natante. 5 migranti tra cui una donna le vittime mentre gli altri, sbalzati in mare dall’esplosione, sono stati salvati dai militari. Si devono lamentare due finanzieri feriti . L’assalto alle coste italiane continua senza sosta e il sindaco di Lampedusa Martello ha dichiarato:” Lo Stato non esiste siamo in una situazione insostenibile”. E’ fuori dubbio che non si può sparare contro i clandestini o lasciarli in mare aperto ma era imperativo, non solo preparare navi dove portare queste persone in isolamento ma iniziare, subito dopo gli sbarchi, i voli charter per i rimpatri verso quei Paesi che hanno dichiarato, come la Tunisia, disponibilità a ricevere i connazionali. Inoltre c’è la mancanza di redistribuzione in ambito UE di queste persone così come avveniva in precedenza. Cos’è accaduto fa paura l’infezione da Covid – 19? E gli italiani non devono averla? Non basta dire, come ha affermato mesi fa la Leyen:” scusa Italia sei rimasta sola”. Questo macro problema riguarda il confine meridionale dell’Unione Europea e un solo Stato non può gestirlo. Chiaro o no? E’ un problema ancora da discutere?
Vaticano – Papa Francesco all’Angelus:” Fermate le tensioni nel Mediterraneo orientale”
Il Papa all’Angelus di oggi si è detto preoccupato per le tensioni nel Mediterraneo orientale. Ne a tutte le ragioni, anche se non è entrato nei dettagli, per l’iniziativa del Presidente Macron di lanciare un’alleanza politico – militare con Egitto, Grecia e Cipro contro la Turchia di Erdogan. Le motivazioni sono diverse e vanno dallo sfruttamento dei bacini petroliferi in contestazione fino all’aiuto della Turchia al governo di Tripoli. Il Santo Padre ha inviato gli attori ad evitare l’ in stabilità ed avviare, un dialogo costruttivo tra le parti, per evitare confitti che minacciano la pace dei popoli in quella regione. Inoltre Papa Francesco ha ricordato la giornata mondiale per la Cura del Creato che si celebrerà il 1° settembre. Un Angelus carico di preoccupazione per le tensioni che si stanno accumulando nel Mediterraneo orientale che, se non fermate in tempo, possono innescare conflitti destinati a destabilizzare non solo quella regione. L’Italia al momento è assente in questo quadrante, per quanto è dato a sapere, nonostante si tratta pur sempre di una parte del Mare Nostrum.