New York – Può diventare focolaio come Wuhan. In Italia ok a medicine nuove: paga il Ssn

Il New York Times, nell’edizione di oggi, mostra tutta la sua preoccupazione: la Grande Mela rischia di diventare, se i tassi di coronavirus dovessero aumentare al ritmo attuale, un focolaio peggiore di Wuhan. L’Allarme è reale e, lo stesso quotidiano afferma, che potrebbe non essere così, ma  solo alla condizione che i casi, dovrebbero appiattirsi, nella curva epidemica. La paura e la preoccupazione degli americani, che abitano nella megalopoli, è molto elevata e si può comprendere: le misure che dovevano essere prese, com’è avvenuto in Italia, tanto da guadagnare le congratulazione dell’Oms,  per le restrizioni imposte di rimanere  nelle rispettive abitazioni, per uscire solo per cibo e medicinali. Tutto il mondo del commercio si è fermato, così quello delle produzioni “non strategiche”. Una decisione governativa pesantissima che di norma, nelle democrazie non viene accettata. Ed invece, la stragrande maggioranza degli italiani, ha accolto norme che non hanno precedenti. Tutti si sono resi conto che non si poteva fare diversamente, nel tentativo di evitare, quanto possibile, il dilagare della Pandemia. Per onorare la cronaca va detto che, le misure prese in Italia, sono state commentate negativamente, non solo dagli americani, ma anche da inglesi e da altri governi dei Paesi dell’UE. Solo successivamente, dopo i reiterati interveniti dell’Oms, con relative congratulazioni per il comportamento degli italiani, tutti gli altri popoli si sono allineati al ” nuovo modello di vita” imposto dallo sconosciuto e pericoloso virus. I Presidente Trump, senza chiamare nessun delocratico, ha firmato il pacchetto da 2000 miliardi di dollari per aiutare l’economia a non finire in recessione o peggio din depressione. Ma intanto i malati aumentano ed hanno superato i 100.000 conquistando così un prima poco invidiabile: ospedali sotto pressione non riescono a far fronte alla richiesta di aiuto, ben che meno l’ottengono chi non è assicurato sia pure dopo il ” curare tutti anche chi non è in regola con la legge americana”. Il numero delle vittime aumenta e il Presidente ha richiamato alle armi 100 mila riservisti per aiutare la sanità anche con la costruzione di ospedali da campo. Ma c’è una considerazione da fare: se americani e parte dei Paesi europei Regno Unito compreso, si fossero mossi prima, la Pandemia, che ora ha attaccato anche nazioni africane, dove la sanità è debolissima, forse avremmo dovuto affrontare una situazione con meno infettati e con minore affanno. Ora, gli stessi governatori delle Regioni italiane, Zaia lo ha già fatto, ha firmato un’ordinanza per l’utilizzo di farmaci che potrebbero in fluire sul coronavirus. Medicine che venivano utilizzate per ben altre patologie ma che, avrebbero mostrato, una certa efficacia contro il Covid – 19. Naturalmente, com’è giusto che sia, anche questi nuovi prodotti che possono prendere anche i malati in isolamento domiciliare, sono a carico della Sanità pubblica.

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