Il governo presieduto da Conte, deve correre molto per evitare che la malavita organizzata, approfitti dei tanti disperati in cerca di cibo, per attuare un attacco alle forze dell’ordine e gettare scompiglio, tra gli italiani, già moto provati con il rimanere tra le mura di casa. Sono state intercettate telefonate, a Palermo e Napoli, che vanno prese sul serio se si considera che, anche il Banco Alimentare, non riesce a far fronte alla crescente richiesta di cibo. Il Premier Conte ha dato notizia di aver firmato un decreto, per lo stanziamento di 4 miliardi, più 400 milioni, per l’emergenza alimentare. Non c’è tempo da perdere: le somme vengano messe a disposizione dei Comuni, per consegnare gli alimenti a chi non ha più la possibilità economica di farlo. Da un’indagine, molto interessante, si è appreso ( era ben noto) che chi lavorava in nero, cogliendo tante occasioni in condizioni di normalità commerciale, oggi è senza nulla, per la giusta disposizione di bloccare il coronavirus. Ma non si è valutato il fatto che, milioni di persone non solo nel Mezzogiorno, non avrebbero avuto più l’opportunità di racimolare, quei pochi euro, sufficienti per sbarcare il lunario. Così sta accadendo, al momento, solo in poche realtà, che chi ha fatto acquisti venga “scippato” , della borsa con dentro gli alimentari pagati. E’ una situazione molto preoccupante che riguarda, soprattutto le donne, solitamente più capaci di prendere i prodotti giusti. A questa insicurezza presente, all’uscita da negozi o supermercati, si aggiunge il fatto che chi deve adempiere, a questo compito, visto che nella vettura è autorizzata a salire solo una persona, è una donna. Ma a parte questa considerazione, importante e da rimediare, con un’altra circolare, ll ministro per gli Interni, Lamorgese, ha già avvertito che non verrà tollerata alcuna violenza. Ma rimane il problema: c’è gente che, per dirla come il Papa Francesco, ” …ha fame”. Risolvere con immediatezza questo, che non è un problema da poco, i 400 milioni stanziati, sembrano pochi, agli esperti, per far fronte alla situazione. Viene urlato da alcun politici:” Nessuno sarà dimenticato” ma prima di urlare, questo parlamentare, provveda al cibo per gli indigenti a partire da domattina. Solo in questo caso potrà dire, tutti metteranno qualcosa sotto i denti. E’ indubbio che il governo è sotto pressione, non solo per questi fatti interni ma anche per l’Unione Europea, che con Von der Leyen, cioè con la Presidente della Commissione, ha fatto capire, sia pure con l’utilizzo di una marcia indietro tattica, che gli “eurobond” o “euroconavirus”, non sono stati oggetto di discussione e che, la stessa Commissione e il Parlamento oltre ai vari passaggi necessari, attendono proposte che vanno approfondite, perchè c’è il problemi delle garanzie. Un modo come un altro di alzare, una barricata contro le richieste di Italia, Francia, Spagna, Malta, Portogallo, Belgio. Ma si ha tutta l’impressione che se questo problema non verrà affrontato, nel modo più giusto e solidale, il rischio è che sia dimostrata l’inutilità, dell’Unione Europea se, anche davanti ad una guerra, così devastante, non venga utilizzato il metro della solidarietà. Macron, molto vicino alla Merkel, ora si troverebbe dalla parte di Conte, chissà fino a che punto. Ma va detto con chiarezza che, tutti i Paesi hanno necessità di vincere la Pandemia, far ripartire l’economia e garantire l’aiuto alle popolazioni. Se questo non avverrà l’UE corre dei rischi molto seri per la sua tenuta: non si può chiamare “Unione” tanti Stati che stanno insieme solo per una moneta unica. Problema gigantesco? Certamente si! Ma è giunto il momento che o l’Unione c’è e, quindi interviene con la necessaria solidarietà, oppure non c’è ed è inutile una partecipazione… al costoso nulla.