Il Premier ha ricevuto a Palazzo Chigi i leader dell’opposizione: Salvini, Meloni e Tajani. C’è stato uno scambio di vedute e focalizzati i problemi che, le tre forze politiche, fuori dall’esecutivo e che ritengono più urgenti, da includere nell’agenda di governo. Sa vini ha sottolineato il grido d’aiuto degli italiani ed ha insistito per avere, risposte esaustive in breve tempo, sui mutui, affitti, mascherine, attrezzature ospedaliere e per gli operatori della sanità. Il leader della Lega ha confermato che sono presenti, a questi incontri, ma per ottenere ascolto e che non intendono fare la figura delle comparse. Poi non poteva mancare una polemica tra Conte e Salvini, il quale mentre stava dialogando ha inviato un messaggino per i computer dell’Inps, andato in tilt, e quindi non in grado di assicurare l’importante servizio per le domande di Cig, servizio ripristinato in giornata. Il Premier ha tenuto a dire che così si sollevava la protesta popolare. Ma l’ex ministro ha risposto che:” Aveva avvertito gli aventi diritto che si rivolgevano all’Inps che non potevano avere risposta per i computer in tilt”. Il Premier ha significato che venerdì ci sarà un Cdm che approverà misure per importanti interventi per cittadini e imprese ed ha posto il quesito se sarà approvato velocemente data la situazione sempre più critica. I decreti, sono già sul tavolo e l’opposizione si darà una regolata ma non sarebbe comprensibile se si opponesse o facesse slittare i tempi. Poi è scesa in campo la segretaria generale di FdI, la Meloni, che ha lamentato di non aver avuto ancora nessuna risposta alla proposta da dare subito, ad ogni italiano bisognoso di aiuto economico, 1000 euro direttamente sul conto, senza passaggi strani e burocratici, includendo anche i sindacati. Si tratta – ha sostenuto la Meloni – di aiutare le persone in un grave momento che il popolo più sofferente sta vivendo. Inoltre – la leader di FdI – ha insistito che, per far fronte a questa situazione occorrono almeno mille miliardi ed i soldi sono reperibili anche seguendo, il consiglio, dell’ex ministro Tremonti: l’emissione di buoni del Tesoro, garantiti dallo Stato, a lunga scadenza, con rendimento senza tasse. Infine Tajani, vice presidente di FI ha insistito nell’urgenza, per la ripartenza, di una disponibilità di 1000 miliardi anche, per un prestito ponte alle imprese, con garanzie dello Stato, attraverso le banche. Ma ha concluso Tajani:” Ma rispondeteci in maniera concreta”. Il “consiglio” del Presidente Mattarella della necessità di un Paese unito, in queste e dopo questa ” guerra” è stato seguito ma c’è il problema di forze politiche che viaggiano su binari e velocità diverse. Il Premier sta discutendo i decreti con il ministro al l’Economia Gualtieri che ha il compito di chiudere un cerchio non facile e non può certamente ignorare cosa ne pensa, delle soluzioni trovate , il M5S che è partito di maggioranza relativa. Il Premier, ha interrotto il telegiornale delle 20, su Rai 1, per una conferenza stampa. Lo scopo era quello di confermare, quello che aveva illustrato in precedenza il ministro per la Salute, Speranza, il quale aveva detto che, vista la situazione grave determinata dal coronavirus, le restrizioni imposte precedentemente non potevano essere affievolite almeno fino al 13 aprile. Il dopo si vedrà anche in funzione di quello che dirà il Comitato tecnico scientifico che esaminerà, nel complesso quello che accadrà in questi 13 giorni per dire la sua. Anche se Conte ha tenuto a precisare che le decisioni, non le prende il Comitato, ma governo e maggioranza che ha altre valutazioni che vanno al di là di quelle tecniche e sanitarie.