Roma – Tutti da Conte per “fase 2″. Patuelli:” Covid: cataclisma economico ?”

Il Premier Conte, consulta tutti dai ministri ai sottosegretari utili a trovare la soluzione più giusta e condivisa per impostare la fase due. Da Palazzo Chigi, il Presidente, parlerà oltre che con uomini di governo e i capi delegazione della mag gioranza, anche con i governatori delle Regioni e con i sindaci dei Comuni più importanti. alle sue consultazioni ci saranno anche gli esponenti del Comitato tecnico Scientifico, membri della Task Force, Brusaferro e Locatelli. Ovviamente non potrebbe mancare il ministro alla Salute Speranza e il sottosegretario alla Presidenza del Consiglio Riccardi. Appare evidente che il Premier, indebolito dalle vicende accadute a Francoforte, vuole ottenere il massimo consenso per la fase 2: uno sbaglio macro per Conte inizierebbe la fase discendente. Tra il Presidente del Consiglio e Luigi Di Maio i rapporti non sono più eccellenti come prima. Comunque quello che spaventa di più tutta la coalizione è la dichiarazione del Presidente dell’Abi, Patuelli, che con linguaggio asciutto ha richiamato l’attenzione della maggioranza che governa il Paese del rischio di un vero e proprio cataclisma per la nostra economia, che diciamolo alla lice del Sole, se accadesse  farebbe crollare qualsiasi maggioranza e alimenterebbe i movimenti di piazza. Un cataclisma, a causa della Pandemia del coronavirus che si sovrappone ad una crisi emergenziale, dovuta ad una economia non in grado di aiutare il Pil con grandi numeri tanto da far avvicinare la situazione prossima alla stagnazione. Il Presidente Abi richiama l’attenzione sulla relazione di Bankitalia nella quale afferma che ogni settimana senza produzione è pari alla diminuzione allo 0,5% del Pil, e conclude Patuelli, i dati di Bankitalia sono assolutamente corretti. In questa situazione governo e maggioranza devono decidere un piano programma per la fase due. Inoltre non vada dimenticato che la piccola e media industria. l vera forza dell’Italia unitamente ad un’artigianato sempre più agguerrito, per un suo buon terzo del totale starebbe pensando seriamente di non riaprire i battenti.  Non c’è da stare allegri. Ed è per questa ragione che il Presidente Mattarella, ben sapendo, dal suo osservatorio privilegiato e ben conoscendo la fragilità della coalizione di governo, aveva fatto riferimento al termine dell’ultimo conflitto mondiale, quando avversari ideologici e su basi molto distanti, erano riusciti a superare le divisioni ed affrontare insieme i problemi enormi della nascente Repubblica. Ma Giuseppe Conte ha ritenuto di poter fare a meno della minoranza e li ha ricollocati all’opposizione, accendendo una miccia che nessun Premier, l’avrebbe fatto per affrontare l’immediato futuro. Si comprendono i motivi della freddezza M5S – Draghi, ma l’ex Presidente della Bce è l’unico italiano in grado di dipanare quello che teme l’Abi: ” il possibile cataclisma economico”.

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