Gli esperti della sanità, nomi sconosciuto ma anche molto noti, si alternano su tutte le reti televisive, intervistati per articoli sulla carta stampata, riviste o programmi radiofonici. Tutti, anche i più quotati, cercano soluzioni che non ci sono: Il coronavirus continua ad uccidere, infettare e sfuggire alla caccia dei laboratori più attrezzati al mondo. i morti sono arrivati a 170 mila, i contagiati 2,4 milioni, questa è la realtà con la quale, tutti dobbiamo fare i conti. Ci sono trasmissioni che riguardano solo il desiderio di tornare alla vita pre – Covid 19 ma, allo stato delle cose, è impossibile ed impensabile. Così come allentare il Lockdown è un rischio che porta l’uomo, genericamente inteso, verso un nuovo terreno dove il coronavirus, al 99% farà tornare le terapie intensive insufficienti, speriamo di no, le corsie d’ospedali infrequentabili, contagiati nelle loro abitazioni o con il nuovo indirizzo in alberghi sotto stretto stretto controllo medico. Se questa situazione dovesse continuare, tutto quello che sognano: industriali grandi, medi e piccoli e gli operatori turistici sono destinati a restare tali. I governi di tutto il mondo si sono affidati, e non potevano fare diversamente, agli scienziati che lavorano, notte e giorno, in laboratori ed in stretta collaborazione tra chi segue identiche ricerche . Fino ad oggi, le notizie che filtrano all’esterno, non inducono il cittadino del mondo, a sperare in un traguardo vicino per liberarsi di questa bestia feroce. Quello che si sa, o meglio quello che dicono, è che i ricercatori battono più strade: l’anti – coronavirus che riesca almeno a depotenziare il mostro o ad ” ingannarlo” dai suoi attuali obiettivi. Ma la vera corsa è alla creazione del vaccino che, prodotto in miliardi di flaconi, riesca ad eliminarlo. Attenzione, gli stessi scienziati non parlano di tempi brevi ma anzi è vero l’esatto contrario. Ed è inutile che, le tante categorie interessate alla ripartenza si affollano per ottenere un via “libera tutti” che non ci può essere, con l’assenso delle massime autorità sanitarie: Oms o l’Iss. Tra questi studiosi non ci sono folli anche se comprendono che, un allentamento delle restrizioni con tantissime cautele, appare un rischio calcolato per evitare l’insorgere, del rifiuto alla prudenza e nessuno esclude, che il cittadino, possa ammalarsi di altre patologie, non meno pericolose, del coronavirus. C’è da sorridere, purtroppo, davanti ai presidenti dei club calcistici che cercano soluzioni, ai problemi che riguardano i bilanci del club e alla “fine” dello sport più seguito nel mondo. C’è da sorridere a chi cerca soluzioni per consentire i bagni o le passeggiate sui sentieri di montagna. La riapertura di ristoranti, pub, bar, pizzerie e tanto altro sia pure con nuove norme. Certo si tenteranno tutte le strade per verificare, cosa accadrà con questo coronavirus: ma, è scontato, basterà che colpirà ancora e non per pochi casi per costringere i governi, tornare alla formula attauale che in buona parte ha funzionato:” Iorestoacasa”. ” Tuttoandràbene”. Non c’è da sperare in un miracolo: che Covid 19 si indebolisca da solo, com’è accaduto anche in altre situazioni, non assimilabili a questo. Una raccomandazione: non si alimentino speranze che oggi non esistono e lasciare la parola solo agli scienziati che hanno, l’enorme responsabilità non solo di salvare quante più vite è possibile, insieme ai medici ed infermieri ma di bloccare, il baratro economico che sta diventando un altro grandissimo pericolo: la povertà diffusa su tutto il Pianeta.