Il commissario all’emergenza coronavirus, Arcuri, ha riferito alle Commissioni riunite congiuntamente, Finanze e attività produttive, ha riferito sulla crisi che si è abbattuta sull’Italia, per caratteristiche, dimensioni e durata imprevedibile e senza precedenti. L’evoluzione dell’epidemia – ha proseguito Arcuri – ora trova il sistema sanitario, tra terapie intensive e ventilatori, in grado di far fronte a reggere anche, a picchi maggiori di quelli ch e si sono verificati in precedenza. L’apocalisse – ha soggiunto – non la ferma nessuno ma siamo convinti che non ci sarà. Arcuri non ha mollato nulla sul costo delle mascherine da indossare, assolutamente, dal 4 maggio test decisivo che indicherà se le previsioni e il com portamento delle persone, consentirà la convivenza, ovviamente temporanea, con il Covid119. Le mascherine non dovranno costare più di 50 centesimi – ha spiegato il commissario – prima dell’emergenza si acquistavano a 8 cents, dopo a 5 euro ma, i 50 cents è pari a 10 volte il costo della produzione. Calao, capo di un’altra task force, in un’intervista al Corsera, ha specificato che “…il test del 4 maggio prossimo, sarà fondamentale. Vedrà all’opera quattro milioni e mezzo di lavoratori tra costruzioni, manifattura e servizi collegati. Moltissimo dipenderà dai comportamenti singoli e sarà determinante per dimostrare, la robustezza del sistema e, se tutto andrà bene, potremmo rispettare anche le date delle fasi successive”. Calao dà grande importanza all’App di tracciamento che, potrebbe entrare in funzione, sin da fine maggio. “Se molti italiani lo installeranno avremo la possibilità di conoscere, come stanno veramente le cose e fornirci, indicazioni fondamentali per affrontare, l’immediato futuro, fino alla scoperta e, alla prova sull’uomo, del vaccino o dell’antivirus o, infine, come aumentare le protezioni e l’aumento delle difese immunitarie nei soggetti a rischio”. Infine c’è l’intervento, del governatore del Veneto Zaia, battagliero, al quale va riconosciuto un lavoro continuo, nel suo ruolo ed in favore della popolazione che lo segue da anni. Zaia è andato diretto all’obbiettivo: comportamento sempre in linea per evitare contagi, a partire dall’uso della mascherina. E immediatamente dopo, aver fatto cenno al test, del 4 maggio, ha rammentato che, se ci saranno problemi, bisognerà tornare indietro, alla fase uno. ” …Questo dipenderà da alcuni coefficienti: ricoveri ospedalieri e in terapia intensiva. Zaia si pone, polemicamente, una domanda:” Non siamo liberi di decidere?” la risposta è no quindi dobbiamo essere molto attenti a non fare passi falsi. E, come nelle sue abitudini Zaia che anela moltissimo a rendere la sua regione autosufficiente ha aggiunto:” A fine estate saremo in grado di poter ottenere i risultati di 30 mila tamponi al giorno”.