Abruzzo – Mai tanto fervore dai monti al mare. Tutti al lavoro:” Nessuno rinuncerà alle ferie”

Quanta speranza, mai vista in precedenza c’è,  in vista della stagione estiva. Tutti sanno perfettamente che c’è un’incognita non da poco: il Covid-19, con il quale dovremmo riuscire a convivere fino alla sua eliminazione. Eppure nonostante questa realtà, non da poco, dal mare alla montagna si assiste ad un fervore, per adeguare le strutture a regole e distanze, non ancora definite. O meglio consigliate dalle Regioni e al vaglio del ministro, agli Enti Locali, Boccia. A parte qualche scintilla, tra la governatrice Calabra e il ministro competente, per il resto lo scostamento, tra i  due poteri, è davvero poco. Ovviamente parliamo di quelle realtà come il Veneto, dove Zaia, dopo aver ottenuto gli ultimi risultati sulla diffusione dell’infezione, ha acquisto la certezza che, la regione amministrata da lui, può riaprire tutto. Si parlava di fervore ed è così: alberghi di montagna rimessi a nuovo, non solo con tinteggiature ma anche arredi, per non parlare di pensioni e locande. Ai nostri cauti interrogativi la risposta è stata una soltanto:” Turisti italiani e stranieri non sono mai mancati. Il Covid -19 c’è in Germania, Francia e dovunque. Rinunciare alle ferie non avrebbe senso, anche perchè, le nostre zone sono irripetibili, per bellezza ed una flora e fauna, che circola liberamente nei nostri parchi nazionali o regionali”. Identico discorso lo fanno i concessionari balneari che oggi, primo maggio e festa dei lavoratori, lungo le riviere da Tortoreto fino a San Salvo, erano tutti impegnati a tinteggiare gli stabilimenti, sistemare la sabbia, color dell’oro e, adornare con nuove piante, gli ingressi alla spiaggia. Eliminati anche i tronchi d’albero, rami e conchiglie spiaggiate dai marosi. Nessuno, ma proprio nessuno, ha minimamente pensato ad una “stagione estiva bianca”. In particolare, ci ha colpito un concessionario che ci ha detto: ” Ci chiederanno di aumentare le distanze tra una palma e l’altra, o tra un ombrellone ed un altro. Ci diranno che al ristorante le distanze non saranno più quelle dell’anno scorso e, che i tavoli sono piccoli ma, non credo proprio, che ci impediranno di lavorare”. Stesse risposte dei titolari di caffè, gelaterie e pizzerie. L’intera riviera abruzzese, per 140 chilometri, è pronta così come lo sono le zone montane, dove a panorami mozzafiato, si deve aggiungere l’enogastronomia impareggiabile per genuinità. Per far andare in porto questo lavoro massacrate, che inizia alle 6 del mattino per terminare a notte inoltrata, ci vuole anche il nostro contributo. Bisogna stare molto attenti ad uscire con la mascherina, utilizzare i guanti specialmente se si utilizzano mezzi pubblici, ed essere molto ligi alle ordinanze del governo e Regione. Certo il fervore che abbiamo trovato va premiato. Se non fosse così la delusione sarebbe tantissima difficilmente soffocabile, da parole e giustificazioni che avrebbero un loro peso incomprensibile per gli addetti ai lavori.

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