L’Italia ripartirà come chiedono governatori, sindaci e titolari di aziende grandi, medie e piccole, senza lasciare fuori commercianti al minuto e artigiani? Si crede proprio di sì. Il governo punta ad ottenere i risultati dell’ISS che dirà, come sono andate le cose ma soltanto lunedì. La pressione sul governo è fortissima ma chi deve decidere ha necessità di avere notizie certe, sul Covid19 e sugli immunizzati che sembrerebbero ancora troppo pochi. Ma a parte tutte le considerazioni da fare sul’Italia che potrebbe sprofondare, con il Pil a – 9,5%, se nel secondo semestre non si riuscisse ad ottenere una ripresa prodigiosa, peraltro non prevedibile. Una condizione economicamente molto difficile che nonostante un rimbalzo, nel 2021, del 5 o 6% sarebbe sempre in una condizione economica molto complicata per le attività produttive: evitare fallimenti e chiusure per salvaguardare un’ occupazione che appare già, in pesanti difficoltà. Situazione economica pesante, con sgambetti nell’Unione Europea dove, nonostante quello che viene affermato, manca della necessaria solidarietà non ad uso e consumo, di uno Stato membro, ma per la stessa tenuta di un’ Unione che, senza valori reali, non avrebbe motivo di continuare ad esistere. La realtà che stiamo vivendo è questa. E’ bastata una Pandemia, orribile quando si vuole, come il coronavirus, per far alzare non solo barriere sanitarie giustificabili ma sopratutto barriere economiche. Ed il fatto più grave è che, mentre la Presidente della Commissione von der Leyen, prevede solidarietà e aiuti agli Stati in maggiore difficoltà, ha nella sua connazionale cancelliera Merkel, un’alleata dell’Olanda. Nazione, non vada dimenticato, che fatto incetta di Cda e di sedi di industriali europei tra i più importanti, abbassando nettamente le tasse a tutto danno degli altri Stai membri. C’è da domandarsi ma che razza di Unione Europea è mai questa? Quali sono i principi che sono alla base della sua esistenza? Sono i valori dei Padri fondatori oppure no? Cosa sta accadendo tra la Bce e il ministro per l’Economia tedesco? La Markel sa è tace oppure è stata messa da parte? Tanti interrogativi che vanno ad aggiungersi a quelli di casa nostra dove il governo Conte è più disposto a rinviare che a decidere, dove ad una fibrillazione ne segue subito un’altra ed i linguaggi tra i partner di maggioranza sono talmente diversi tanto da non capirsi sul percorso accidentato che, comunque, deve compiere. Ma l’Italia, il Paese dai governi più strani, per motivi che il M5S dovrebbe spiegare ha un Premier avvocato e docente universitario, Facoltà di Giurisprudenza, ed in panchina, un uomo della capacità d Draghi che ci viene invidiato dal mondo intero. Ci vuole molto coraggio a fare scelte del genere se si considera che, grandi economisti, nel formulare le previsioni sull’Italia, non considerando affatto le Agenzie di rating, prevedono: caduta sotto lo zero del Pil per molti anni: disoccupazione in aumento unitamente ad diffuso precariato e all’aumento della povertà. Davanti a questa prospettiva qualsiasi Premier farebbe un passo, indietro o laterale, per far occupare il suo posto da un guru dell’economia mondiale, non per fare miracoli impossibili agli uomini, ma per mettere a frutto, tutta la sua scienza e conoscenza, a favore degli italiani che hanno bisogno di chi può ottenere, il massimo beneficio, a livello mondiale. Non è un discorso assurdo ma è il più giusto davanti ad uno scenario drammatico.