La Cina ha respinto con sdegno le accuse sui ritardi che ci sarebbero stati, nel comunicare all’Oms, le fasi iniziali della Pandemia Covid – 19. Il portavoce del ministero cinese che si occupa di questa materia, Xhao Lijiam, ha dichiarato : Non so da dove vengono questi documenti interni, ma le storie che contengono sono, del tutto inconsistenti, rispetto ai fatti. Nell’inchiesta dell’Associated Press – ha proseguito il portavoce – ci sarebbe l’affermazione che Pechino ritardò la co municazione dei dati del coronavirus, e in alcuni casi nascose, provocando grande frustrazione tra i membri dell’Agenzia Di Ginevra. Certo è singolare che, dopo pochi giorni della decisione del Presidente degli Stati Uniti Trmp, di interrompere i flussi finanziari all’Agenzia Oms, la reazione è stata quella di prendere, come punto di riferimento un’inchiesta giornalistica, promossa dall’Associated Press. Era stato deciso di aprire sul’intera gravissima Pandemia del coronavirus un’ inchiesta con il concorso, degli scienziati di tutti gli Stati, considerati gli enormi danni, in termini di decessi ed economici, che hanno riguardato e riguardano, il mondo intero. E’ certamente giusto che le popolazioni della Terra, così duramente colpite, sappiano la verità su quello che è accaduto. Ma questa verità deve essere, per le ripercussioni che potrebbero esserci: chiara, provata e cristallina. E’ inaccettabile, oggi come oggi, gettare sulle spalle di ricercatori cinesi la responsabilità, di aver tardato di comunicare, una Pandemia iniziale. Bisogna che gli scienziati, trovino disponibilità da parte della Cina a collaborare per giungere ad una verità che, tra l’altro, è certamente importante per ciò che è accaduto e sta accadendo ma lo è, anche per il futuro dell’uomo che deve, sapendo la verità vera, senza tema di errori, sapere come è possibile vivere, senza questi violenti stop che sono accaduti anche nel passato. L’accusa non è di poco conto: se i governanti dl mondo avessero saputo subito quello che stava accadendo Wuhan, avrebbero avuto il tempo di attrezzarsi e cercare di evitare, l’ondata violenta determinata dal coronavirus, così come si è sviluppata e continua a svilupparsi.