Washington – Vandalismi incredibili per la morte di Floyd. Abbattere statue è nazismo

La drammatica morte, dell’afroamericano Floyd, che ha sconvolto gran parte non solo degli americani, si ha l’impressione che stia debordando verso una grave forma di anarchia, contro la storia e la cultura che doveva essere superata, con il passare del tempo. Schiere di persone, senza alcun controllo,forse  per lo più discendenti degli schiavi, portati con la forza dal Continente africano, per fare i lavori più duri, senza alcun diritto, oggi stanno cercando di riscattarsi, da una condizione, non più giustificabile. Hanno iniziato con imbrattare monumenti eretti non a personaggi collegati, storicamente allo schiavismo, per poi passare alla loro demolizione tanto che, anche il busto di Cristoforo Colombo, ha pagato il suo scotto. Questa furia vendicatrice, difficilmente comprensibile, in quanto si tratta di parti integranti della storia degli Stati Uniti, dovrebbe puntare invece ad ottenere una vera parità dei diritti tra tutti i cittadini. Che senso ha, se non di vero e proprio vandalismo, gettare in mare statue, che rammentano la storia, di personaggi certamente discutibili, ch nessuno può cancellare. Se poi i vandali sono aiutati, nei loro repentini blitz, da un personaggio potente e molto stimato  come Nancy Pelusi,attuale Presidente della Camera, il riflusso culturale, diventa pesantissimo.  La storia anche la peggiore, attuata da un popolo, e stato lo schiavismo: pagina orrenda.  Ma  non si cancella distruggendo monumenti o bru ciando libri della storia americana. Lo hanno fatto negli anni 1936 – ’38 , dello scorso secolo i tedeschi, fedelissimi del nazista Hitler, ai quali venivano indicati gli obiettivi e dai monumenti ” scomodi”,sono passati ai libri per poi finire ai forni crematori per bruciare gli ebrei. Non è immaginabile che, nel terzo secolo, negli Stati Uniti, possa accadere che monumenti vengano, imbrattati o distrutti, e che ad incoraggiare i vandalismi ci siano personaggi politici, che hanno parte del potere in mano. Incoraggiamenti che non sono giustificabili, nemmeno per ragioni politiche. La storia di tutti i popoli potrebbe essere messa in discussione, man mano, che passa il tempo. Non posso che esprimere la personale contrarietà e preoccupazione. Ingiusto che negli Stati Uniti esista ancora una disparità tra cittadini americani di diversa etnia, che hanno fatto grande questo Paese, così come che si cerchi di distruggere, la storia passata, per trovare vantaggi su quella di oggi.

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