Il Professore Locatelli ha ribadito che bisogna essere pronti, alla seconda ondata di contagi ,che non dovrebbero avere le stesse dimensioni e portata della prima.Il Presidente del Consiglio superiore di sanità ha confermato che, nella ricerca internazionale di un vaccino, contro Covid – 19, lo Stato italiano c’è . E alla domanda se i giovani possono essere contagiati ha risposto:” E’ materia molto dibattuta. Spesso sono asintomatici”. Ovviamente è stato fortemente raccomandato di fare la vaccinazione antinfluenzale in autunno E sulla chiusura, come zona rossa dei Comuni di Alzano e Nembro, ha voluto precisare:” Noi abbiamo alzato subito alzato l’attenzione sulla situazione”. Nulla di certo e nulla di preciso sulla nuova ondata di Covid – 19, dagli Stati Uniti all’Europa, il motivo è che questo virus è poco conosciuto e il vaccino non sarà pronto per l’autunno. Gli studiosi avvertono di prepararsi con personale specializzato, strutture adeguate per non essere presi, per la seconda volta, alla sprovvista e pagare un prezzo più elevato. Gli esperti sono divisi nella valutazione di quello che avverrà, dopo i mesi caldi, che al momento escludono, nella convinzione che il Covid – 19 agisce con temperature rigide ed adatte a renderlo più aggressivo. Ma ieri, il consigliere del Presidente per la sanità del Presidente Trump, Anthony Faucy, aveva previsto che ci sarà una nuova ondata, ma senza spingersi oltre, per una conoscenza molto limitata del Covid – 19. Ed stata, l’occasione di una intervista, per ribadire che dalla pandemia in corso se ne esce solo, con il vaccino, che non è ancora a portata di mano. Lo stesso Faucy ha confermato che, molto dipenderà dal comportamento dell’uomo, durante i mesi che ci separano dall’autunno e di continuare, con tutte le misure di prevenzione, fondamentali per evitare di infettarsi. Il Covid – 19 ha condizionato e sta condizionando pesantemente la vita di tutti, nei 188 Paesi che ha raggiunto. Dalla preoccupazione del contagio si sta passando, man mano alla paura, gli oltre 400 mila morti pesano così come l’incertezza che domina, il nostro immediato futuro. Far conto che il virus non esiste più è impossibile: i dati della Protezione civile vengono resi pubblici quotidianamente, smentiscono queste affermazioni. E’ possibile che sia meno aggressivo ma con questo virus dobbiamo convivere fino alla scoperta del vaccino.