Il Presidente della Repubblica, Mattarella, in vista del Consiglio europeo, ha pensato bene di invitare al Colle il Premier Conte, insieme ad alcuni ministri, tra i quali Di Maio, Esteri; Gualtieri Economia e Amendola Affari Europei. dall’incontro è emersa la soddisfazione per la posizione iniziale del’Italia, sugli aiuti che oggi sono patrimonio comune dell’Unione Europea. E’ stato sottolineato, nel corso del colloquio, che ora occorre dare risposte concrete, in tempi rapidi per l’impiego dei fondi europei per la ripresa economica, post Covid. Ma in realtà, Il Capo dello Stato, ha sentito le necessità di parlare con estrema chiarezza sia sulla posizione che l’Italia, deve tenere negli incontri di Bruxelles e sia durante il lavoro del Consiglio. Ed ha anche voluto richiamare l’attenzione della coalizione di governo, con particolare riguardo ai fondi chiesti o da chiedere, tenendo presenti le necessità degli italiani e non della politica. Inoltre è stato anche sollecitato il lavoro da fare per progetti concreti, utili e finanziabili, secondo le nostre necessità e nel solco della indicazioni dell’Unione. Insomma nessuna perdita di tempo potrebbe essere giustificata o, forze governative non allineate, nel comune interesse dell’Italia. Si è anche appreso che, il commissario agli Affari Economici UE Gentiloni, ha indicato la data probabile per le decisioni sul recovery fund, entro il mese di luglio. Una notizia che è stata accolta a Roma, in ambienti governativi, con particolare interesse. Dopo questo incontro con il Capo dello Stato, tutto dovrebbe essere canalizzato al conseguimento del migliore risultato, non solo per la quantità di denaro dall’UE all’Italia ma anche sulla programmazione degli interventi. Fuori dal governo, non solo in ambito parlamentare e non da parte dell’opposizione, ma in maggioranza, ci sarebbe chi rema contro determinate scelte. Questi personaggi “grigi” vanno neutralizzati prima che sia troppo tardi.