Pechino – Isolato per Covid il più grande ospedale. L’infezione continua nelle Americhe

Occorre essere molto attenti a convivere con il Covid – 19 che si sta dimostrando, estremamente pericoloso sia per le persone e sia per le economie dei Paese, bloccati nelle attività produttive con perdite economiche importanti. In Cina la Commissione sanitaria nazionale  ha dato comunicazione che si sono verificati 32 casi in tutto il Paese, di cui 25, nella capitale, 4 in più del giorno precedente.Dopo il nuovo focolaio di coronavirus rilevato al mercato più importante della capitale. Sono state assunte misure straordinarie, in una città che conta ben 2 milioni di abitanti. E – le autorità cinesi riferiscono che la pandemia è sotto controllo. Ma gli stessi sanitari sono stati costretti ad isolare l’ospedale fiore all’occhiello della sanità cinese: una infermiera è risultata contagiata e da questa realtà, l’isolamento del Peking University International Hospital. Non era possibile nessun altra decisione per la quantità di persone ricoverate e per l’elevatis sima preparazione del personale, non solo medico ma anche scientifico. L’infermiera, per il compito che aveva, ha avuto contatti con tantissimi colleghi, medici e pazienti che ora vanno rintracciati per verificare il loro stato di salute. E se in Cina continua l’impegno a bloccare, la devastante azione del  Covid – 19 negli Stati Uniti non stanno meglio, anzi è vero l’esatto contrario. I dati pubblicati dalla Johns Hopkins University,  nel bollettino quotidiano, ha fissato solo oggi 687 morti nelle ultime 24 ore. I casi totali sono 2,2 milioni ed i decessi hanno toccato i 118 mila. Ed ora l’epicentro della pandemia si è spostato in Florida e Texas dove le autorità sanitarie sono impegnate al massimo delle loro forze con conse guente pioggia di annullamenti delle prenotazioni per le ferie estive. Il quadro non è migliore in America Latina dove i positivi sono 1 milione 900 mila e in Brasile, i contagiati sono 978.142 con 47.748 decessi. Infine si è appresa una notizia che nessuno si aspettava che riguarda questo Coronavirus. L’Istituto Superiore di Sanità ha scoperto che il virus già da dicembre era in Italia e ne hanno trovato tracce nelle acque di scarico di Milano e Torino, raccolte in precedenza al manifestarsi della pandemia. I campioni prelevati nei depuratori dei centri urbani del Nord, come di altre zone, sono stati utilizzati come ” spia” per conoscere la circolazione del virus tra la popolazione.

Lascia una risposta