Roma – Calo Iva problema tra Conte – M5S. Confcommercio consumi giù. Bankitalia: ” Pil 2020? Crollo – 10%”

Il giorno dopo, la conclusione degli Stati Generali, il Premier ha cercato di fare il punto della situazione ma, le incognite sono tantissime e difficili da poter prevedere. Questa situazione sta creando dei dissapori all’interno della coalizione di governo. Il M5S, nel suo programma, aveva incluso l’abbassamento dell’Iva per aiutare la ripresa ma allo stato, Conte ha spiegato al, Fatto Quotidiano, che un calo dell’Iva costa tantissimo ed attualmente non c’è, una ricetta pronta per la ri presa. Forse si potrà fare qualcosa per l’Iva: un calo minimo solo per determinati prodotti e per un periodo molto breve. Il Premier ha anche spiegato che a regime bisogna recuperare il sommerso ( va detto elevatissimo oltre i 100 miliardi secondo determinati studi di settore). Inoltre, il Premier, nel corso dell’intervista, ha sostenuto che i lavori effettuati con gli Stati Generali, hanno rafforzato tutto il governo e l’intero Paese. Era ovvio che il Presidente del Consiglio valutasse al massimo, gli Stati Generali, decisi in splendido isolamento tanto che gli alleati di governo, hanno appreso la notizia che si sarebbero fatti, durante una diretta televisiva. Questo è uno dei modi di governare del Premier che, se può, tenta di saltare anche i passaggi parlamentari, se non li ritiene indispensabili. Ma la democrazia ha le sue regole e la nostra Costituzione anche. Conte dovrà rispettare le Camere , come hanno chiesto, anche i due presidenti, oltre che le forze politiche. La Confcommercio ha espresso tutta la preoccupazione visto che, nonostante l’allentamento del lockdown, adottato per contenere il Covid – 19. I consumi restano in forte calo. Su base annua l’indicatore registra un meno 29,4%, cioè una conferma di grandi difficoltà , soprattutto nei servizi per il tempo libero.  Così come il governatore della Banca d’Italia, Visco, è tornato a tentare di stimare il Pil 2020 ed ha ottenuto una conferma, determinato dal pesante clima di incertezza che c’è nel Paese. Il Pil potrebbe attestarsi ad un meno 10%  se non di più ma, come ha giustamente affermato il governatore, tutto dipenderà, da come andranno le cose nel secondo semestre dell’anno. Cioè è impossibile fare stime più accurate con scenari non delineabili. Inoltre Visco ha anche messo il dito sulla una piaga :” Al Paese serve una P.A. capace, una burocrazia con una mentalità diversa e che rispetti le esigenze, di chi se ne deve servire e la giustizia”.

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