Roma – Bonaccini a Conte: 2 miliardi alle Regioni. Bentivogli:” Autunno terribile: garantire il lavoro”

Patti chiari e amicizia lunga. Il presidente della conferenza Regioni. Bonaccini, ha avvertito il governo che prima di passare alla fase 3 in relazione, alla presenza del Covid – 19, bisogna raggiungere un accordo con il governo. All’appello mancano 2 miliardi alle Regioni a Statuto Ordinario. Si tratta della somma necessaria per chiudere i bilanci . Se il governo di Roma non provvederà, Bonaccini è stato chiarissimo, saranno interrotte le relazioni istituzionali. Ma il presiden te è fiducioso che l’esecutivo capisca. Inoltre c’è il problema della scuola le cui linee guida – ha detto Bonaccini – non erano ricevibili. Abbiamo inviato delle controproposte rimaste senza risposta. Inoltre – i presidenti delle Regioni – hanno bisogno di certezze, su poter riaprire le scuole in perfetta sicurezza”. E non è un caso che la conferenza Stato – Regioni che si doveva tenere oggi è stata rinviata di 24 ore. Ma la coalizione deve guardare con attenzione ai metalmeccanici, lo zoccolo duro dei sindacati, che si sono incontrati rispettando le misure di sicurezza, a Roma in Piazza del Popolo. Bentivogli, segretario dimissionario della Fim – Cisl ha lanciato un avvertimento:” Per l’occupazione si avvicina uno degli autunni più terribili della nostra storia. La disperazione sociale salirà alle stelle con conseguenze non facilmente valutabili – ha tuonato dal palco eretto nella Piazza romana – domando a chi ha messo il divieto di licenziamenti se poi ci sono centinaia di imprese che porteranno i libri in tribunale. Voglio – ha proseguito il sindacalista da sempre – che i responsabili del governo rispondano, uno ad uno, a quei lavoratori che saranno disoccupati, a cosa sarà servito il blocco dei licenziamenti “. Non a torto Bentivogli tra tre mesi saremo in autunno e fino ad oggi non si intravede alcuna via d’uscita, se non verbale, per le aziende in difficoltà. Il governo Conte deve trovare la strada per evitare la chiusura o il fallimento di aziende o fabbriche oppure, anche con l’allungamento della Cig, non eviterà le manifestazioni di piazza che, come sempre si sa come iniziano ma non come finiscono. Sono milioni  lavoratori che affronteranno questa strana estate, tra Covid , incertezze economiche e liquidità per attività produttive o commerciali. Occorrono certezze che dovrebbero giungere dall’Unione Europea della von der Leyen e non della Markel che sul discorso del denaro ha subito detto:” Un problema che se si affronterà positivamente in Consiglio dell’UE, non potrà essere concretamente risolto nella misura decisa nulla prima del 2021″. L’Italia non può aspettare tanto tempo, per ragioni contingenti, e l’avvertimento di Bentivogli nessuno può sottovalutarlo: sarebbe un errore storico.

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