Allarme dell’ONU è stato lanciato oggi, dal capo del programma alimentare planetario, David Beasley:” Il mondo rischia – ha precisato – una carestia biblica a causa della pandemia determinata dal coronavirus. Il drammatico annuncio è stato lanciato dalla Bbc. Durante la trasmissione è stato affermato che “… è necessaria, un’azione urgente, per evitare una ” catastrofe umanitaria” . Sono stati citate fonti di approvvigionamento, ormai ridotte vicino allo zero, come è stato confermato dalla stima del Pam, l’organismo che si occupa dell’intero settore. Il numero delle persone che soffrono la fame, attualmente sono circa 150 e, molto presto, diventeranno 250 milioni. Quelli, attualmente più a rischio sono i 10 Paesi dove ci sono guerre, crisi economiche e cambiamenti climatici. Ma Beasley ha ampliato il discorso anche ai Paesi, economicamente evoluti, non solo per il clima che incide negativamente sui raccolti ma anche, per la mancanza di manodopera disponibile a rischiare, di essere contagiati dal coronavirus, ormai presente in tutto il mondo Europa compresa. Un grido d’allarme che non potrà essere ignorato dai governi anche se il Presidente degli Stati Uniti, davanti al numero dei morti di ieri, 2.731 ha… subito deciso: ” Stop all’immigrazione, se non assolutamente temporanea, prima il lavoro agli americani disoccupati ed a caccia di un lavoro, per fare la guerra insieme al “nemico invisibile”. Ma il capo della Casa Bianca va oltre, chiama anche il Premier britannico Johnson, ancora in quarantena, per un’alleanza di ferro contro il Covid 19 ma soprattutto per controllare i flussi di cibo, ogni giorno più prezioso per garantire i due popoli: gli americani e gli inglesi. Questa è la solidarietà umana, considerata tale, da chi oggi, ha in buona parte in mano il destino di milioni di persone. Certamente ha ragione, Papa Francesco, nel suo dire di oggi e dal suo punto di vista:” Dio non si vendica mai ma la terra sì. Inquinata, maltrattata tanto che è più in grado di svolgere le funzioni previste, da un Creato perfetto, dove ogni componente era in relazione con la sua funzione. L’uomo incurante dei danni che ha arrecato ed areca, continua a violentare quello che era perfetto. Le conseguenze sono sotto gli occhi di tutti. Poco o niente è rimasto del ” progetto iniziale” non sappiamo se oggi è già troppo tardi, per gli scienziati, tornare al vecchio equilibrio e al rispetto dovuto all’unica casa che abbiamo, il Pianeta Terra. Non si può dire nulla di più e lasciare che quanti occupano ” i Palazzi dei potenti” comprendano che il loro compito è diametralmente opposto ai loro comportamenti e relative decisioni. Non è tempo di tentennamenti, i segnali negativi sono già tanti per rimanere in attesa del peggio.