Mondo – L’Oms:”180 mila contagi Covid in 24 ore: mai accaduto” Brasile e S.U. da record. Caso Germania

L’Oms ha dato notizia, con crescente preoccupazione, che Covid 19, ha contagiato nelle ultime 24 ben 183 mila persone. Il numero più elevato riscontrato, in un solo giorno, dall’inizio della pandemia. Il record di persone positive rimane in America Latina ed in Brasile, dove i contagi hanno superato il milione ed i decessi 50.617. Gli Stati Uniti seguono, questa orribile classifica, al secondo posto con 2,2 milioni di casi e 120 mila decessi. E, nonostante questa pesante situa zione sanitaria,  New York ha deciso di passare alla fase 2 per cercare” una normalità”, con tanti se e tanti ma. Dopo oltre due mesi di lockdown e la perdita, di oltre un milione di posti di lavoro, da oggi stop ad una serie di restrizioni, assunte in precedenza per tentare di fermare il virus. Ristoranti con servizi al tavolo purchè all’aperto e con distanziamento di sicurezza, riapertura di attività produttive e commerciali. Le autorità sanitarie hanno lungamente discusso una decisione che appare, alla loro preparazione nel settore azzardata, ma i politici la pensano diversamente, pressati dai tantissimi interessati a lavorare, dopo mesi di fermo. A rischio anche la Germania dove, il tasso di contagio  è cresciuto dall’ 1,79 al 2,88,  in sole 24 ore. Una situazione imprevista tanto che già si parla di nuove restrizioni nel Paese. A dirlo è stato il direttore del Robert Koch Institute. La causa è presto detta c’è, un focolaio importante in Renania settentrionale Vestfalia, dove 1.331 lavoratori di un mattatoio e preparazione delle carni, sono stati trovati positivi dal Covid – 19. Così sono finiti in quarantena 7 mila dipendenti dello stabilimento. Ma le autorità sanitarie ritengono  che c’è l’enorme rischio di pandemia. Il leader del land, Laschet, davanti a questo paventato allarme non ha escluso nulla ed attende indicazioni dalle autorità sanitarie. Certo in quella regione della Germania, la paura è tanta anche perchè i 7 mila messi in quarantena, prima di sapere di essere contagiati hanno incontrato, oltre i familiari, una quantità non determinabile di amici. Non si tratta di trovare un ” untore inconsapevole” ma ricostruire gli incontri, di 7 mila casi, il che è praticamente impossibile. La speranza in Europa è che tutto si blocchi a questi numeri  e che la cerchia non si allarghi oltre: sarebbe un problema per tutti.

Roma – Sindaco di Bergamo:” Congresso Pd. Nostro baricentro spostato per governare con M5S”

In casa del Pd si parla nuovamente della leadership che non può rimanere a Zingaretti. Ad aprire un capitolo così importante è stato, su Repubblica, il sindaco di Bergamo; Giorgio Gori, il quale è tornato a chiedere il congresso del partito per inaugurare una nuova politica che non può essere quella dell’attuale segretario. Le reazioni, alla proposta, sono state immediate e di peso. A favore di Zingaretti: Marcuci, Bettini, Rossi, Mancini e Orlando. Ma Gori ha insistito:” Serve un cambio di marcia molto deciso. Non si può più procedere con piccoli accordi, peraltro insussistenti, con il M5S e i ministri chiave non sono possono che essere dati al Pd. Attendere l’autunno potrebbe essere troppo tardi per salvare il Paese da questa fase così difficile. Serve all’Italia un Partito democratico molto deciso. Basta aver ascoltato, con attenzione, quello  che ha affermato il governatore di Bankitalia, Ignazio Visco, al quale va dato atto che ha evidenziato che il crollo che potremmo può variare dal 9 al 13% con una perdita di posti di lavoro tra un milione e un milione e 200 mila. Inoltre – il sindaco di Bergamo – ha insistito sull’urgenza di accelerare le riforme di cui il Paese ha bisogno. I sussidi – ha sottolineato – non bastano e non sono la soluzione migliore. Dobbiamo tornare a crescere almeno dell’ 1,5% o saremo travolti da quello che accadrà. Inoltre – ha concluso Gori – come partito di sinistra il nostro dovere, una volta al governo – è fare non annunciare. La verità è che l’accordo con il Movimento 5 Stelle ha spostato, il nostro baricentro che è sempre stato, in posizione diversa da quello attuale”. L’analisi del sindaco di Bergamo, non troverà accoglienza a Roma, dove la strada scelta è stata quella del governo, nonostante le tante perplessità più volte espresse dal segretario Zingaretti. Ma la situazione che si è determinata è quella che viene esaminata, non solo dagli esperti italiani ma anche europei. Sostanzialmente l’Italia è ferma, colpa del solo Covid – 19 o anche per altre cause ad iniziare, dal modo di governare e rinviare le decisioni o, di fare delle scelte con il M5S, partito in crisi, ad un passo dalla scissione. La realtà è che sono fermi i cantieri finanziati, lo è l’importante  controversia con ” Autostrada Spa – Benetton”, società responsabile del crollo del Ponte Morandi di Genova, così come per la non realizzazione di importanti infrastrutture,  sgradite dal M5S. Mondo politico in fibrillazione? Certamente sì. Molto dipenderà dalla solidarietà che dimostrerà l’Unione Europea nel concedere, il denaro sufficiente per tentare la faticosissima risalita verso un Pil sufficiente, operazione possibile solo con vere riforme  e in un tempo non breve. Tutto è nel limbo delle aspettative

Roma – Salvini a Repubblica:” Vado da Conte: “Italia ferma”, accordo Cd regionali, nuovo governo”

Intervista al quotidiano Repubblica del leader della Lega, Matteo Salvini, per far giungere a destinazione più messaggi. Salvini ha ammesso:” Ho fatto tanti errori, ma resto alla testa della coalizione di centrodestra. La Lega, ancora oggi, stando ai sondaggi, ha otto punti di vantaggio sul Pd, che non sono pochi. Ho molto apprezzato – ha proseguito il capo dei leghisti – il deciso richiamo del Presidente della Repubblica – alla magistratura. Sulle elezioni regionali l’accordo è a portata di mano ed andrò, dal Presidente Conte, perchè l’Italia è ferma e porteremo il nostro contributo di idee e soluzioni. E necessario un confronto sui fatti ed un esame, non tanto politico, di quello che si deve fare subito prima che sia troppo tardi. Per quanto riguarda la possibilità che il presidente, Luca Zaia, chieda di lavorare al mio posto, posso escluderlo, se non c’è stato un ripensamento negli ultimi giorni. Già nel 2018 gli ho chiesto di entrare in squadra ma Zaia, preferisce governare, il suo Veneto, e punta decisamente ad ottenere maggiore autonomia dal governo di Roma. Personalmente sto già lavorando, con le altre forze, per le regionali in Puglia, Calabria e Toscana, dove faremo  una campagna elettorale articolata che sfrutti, tutti i varchi lasciati liberi dall’attuale coalizione di governo, dal Pd al M5S. E tra un tempo non lontano saremo in grado di offrire agli italiani, una coalizione di governo, con forze politiche strutturate e parlamentari liberi di assumersi precise responsabilità pur di uscire dall’inconsistenza. Questo sarà possibile, grazie ai contatti in corso, per varare un governo, con una squadra capace e ben equilibrata. Ecco – ha detto Salvini – non sarebbero in pochi pronti a modificare gli attuali assetti ritenuti, come continuiamo a dire da mesi, che ha condannato  l’Italia ad essere ferma ed a correre, pericoli importanti economici ed occupazionali. Il rischio è di perdere oltre un milione di posti di lavoro, passando così anche se nessuno lo vuole, dalla protesta arrabbiata  ma verbale alla piazza. Non è possibile far passare altro tempo – ha concluso Salvini – bisogna trovare soluzioni che ristabiliscano le garanzie perdute in molti settori pubblici e privati”.