Italiani più distratti, nei confronti delle precauzioni anti Covid – 19 ed ecco che si è verificato subito, un rallentamento nel calo dei contagi. Oggi sono 23.925 , con un decremento di 644 pari alla metà che erano stati conteggiati ieri. Inoltre ci sono 329 nuovi casi, cioè 119 più di 24 ore fa. Forse è inutile ripeterlo: il 75% si è verificato in Lombardia, dove la ” distrazione” continua nonostante i reiterati appelli delle autorità sanitarie e amministrative. I decessi che si sono verificati, nelle ultime 24 ore, 43 quindi 9 in più. Nel totale, dall’inizio della pandemia, le unità che hanno perso la vita, ammontano a 34.448. Una quantità elevata ed in molti casi sembra determinata, dal comportamento di responsabili di strutture. Ci sono denunzie ed indagini della magistratura che, dalle notizie che filtrano, sfoceranno in processi, anche per le denunzie dei deceduti. I contagiati nel totale 237 mila 828 mentre, i guariti e dimessi hanno toccato quota, 179 mila 455. I pazienti che hanno bisogno, della terapia intensiva, continuano a scendere sono soltanto 163 meno 14 passati passati nei reparti. Una situazione, tutto sommato soddisfacente, che dimostra come, gran parte dei connazionali segue la normativa di convivenza, con il virus che contagia, soprattutto, chi abbandona ogni precauzione. Quello che appare incredibile è la quantità di contagi, malati e deceduti accaduti in Lombardia, regione che continua a mantenere il poco invidiabile primato. Eppure tutti eravamo, più che convinti, che i lombardi sarebbero usciti alla meglio da questa orribile infezione del Covid – 19. Ed invece mai scommettere sulla maturità di una parte della popolazione: i fatti accaduti e, che continuano, dimostrano che è meglio non sbilanciarsi . I dati della Protezione civile vanno studiati a fondo per comprendere quello che non va e non può essere sottaciutosottaciuto.
Roma – Scontro Premier – Confindustria. Informativa di Conte alle Camere: Lega e FdI vanno via
Quarto giorno dei lavori a Villa Pamphili, dove il governo ha ascoltato, nell’ambito degli Stati Generali, i vertici di Confindustria, Cofin, Ance, Anfia, Confapi, Confedilizia, e Unimpresa. Il Presidente Bonomi, per Confindustria, ha ricordato al Premier che la Cig pagata, è stata anticipata dagli industriali e così sarà anche per le altre quattro settimane. Ed ha invitato l’esecutivo a restituire 3,4 miliardi di accise energia pagate, impropriamente dalle imprese, come stabilito dalla sentenza della Cassazione. Il Premier ha insistito sul confronto:” Prospettiamo il rilancio che ha, tra i vari capitoli, la spinta della fibra ottica, e 5G, riforma della Giustizia e Fisco. Il Consiglio UE di venerdì – ha precisato Conte – ha ancora una formula consultiva. Per il voto, sul quadro finanziario, manca la proposta formale del Presidente Michel che speriamo giunga al prossimo consiglio in modo risolutivo. La posta in gioco – ha proseguito Conte – è la tenuta economica e sociale del Continente. L’UE dimostri di essere una comunità di interessi. Noi non accetteremo mai compromessi al ribasso . L’Italia ha chiesto un finanziamento straordinario, a lungo termine, e ci sia prima possibile il consenso sull’azione tempestiva del Recovery Plan o sarà un fallimento”. Il governo sta lavorando, senza sosta, per essere pronto ad utilizzare le risorse dell’UE. E dopo l’ampia consultazione sarà possibile elaborare un piano di rilancio con un più specifico Recovery Plan. Quando sarà pronto il governo lo porterà in Parlamento per raccogliere proposte migliorative”. Una dichiarazione fatta in Aule parlamentari durante una informativa.” Le posizioni – ha aggiunto Conte – restano lontane ma le risorse saranno la base importante per il rilancio del nostro Paese. Serve la collaborazione di tutti e una forte coesione sociale”. Ma lo scontro tra maggioranza ed opposizione, si fa ogni giorno, più duro. Durante l’informativa del Premier i parlamentari della Lega e i FdI sono usciti. l’on. Molinari ha risposto a Conte:” Da avvocato del popolo è diventato il liquidatore fallimentare del nostro Paese”. Il leader della Lega Salvini, al Senato, ha risposto al Premier:” Il Parlamento è il luogo delle scelte, non delle informative o di quello che viene deciso altrove. Il Parlamento non può essere trattato, come una dependance, di ville lussuose e di corti europee”. La guerra è totale e poteva finire diversamente se la coalizione di governo, avesse seguito i consigli, espressi sia pure sottovoce, dal Presidente della Repubblica, il quale dall’alto della sua esperienza aveva ben compreso che l’Italia, per uscire da questo ” crepaccio”della sua storia, determinato non solo dal Covid ma da anni di problemi, puntualmente rinviati aveva bisogno, non solo di una maggioranza molto coesa, ma anche di una opposizione considerata in grado di fornire soluzioni per coinvolgerli, in una risalita economica molto difficile. Ora Conte e la coalizione, in difficoltà per le gravi vicende che stanno accadendo nel M5S, sempre più vicine ad una resa di conti e ad una potenziale scissione, avrebbe avuto vita meno complicata. La politica la può fare chi riesce a prevedere almeno l’immediato futuro. Ed è un’arte che non ammette, per il bene del Paese, ripicche o vendette e soprattutto credere, in democrazia, di poter operare o decidere in splendido isolamento.
Pechino – Le autorità blindano la capitale. 100 casi di Covid tra… 21 milioni di persone
Pechino è tornata a blindarsi dopo che si sono verificati 100 casi di Covid – 19. Le autorità sono terrorizzate, per quello che si potrebbe verificare, se prendesse piede la pandemia in una capitale che conta oltre 20 milioni di abitanti. L’isola mento deciso è totale: il livello di sicurezza è passato subito dal livello 3 al 2; chiuse tutte le scuole primarie e secondarie; la dichiarazione delle autorità è soltanto una:” la situazione è estremamente grave”; cancellati 1.225 voli cioè il 70% dell normale attività aeroportuale; schierati ben 100 mila operatori sanitari per effettuare tamponi alla popolazione. Lo scenario di Pechino, qualora i contagi dovessero continuare, non è nemmeno immaginabile, per la quantità di abitanti e per una vita, all’aperto e al chiuso, che ha sempre visto questa popolazione vivere l’uno vicino all’altro, in spazi ristretti, per costume di vita. Le autorità sanitarie stanno facendo l’impossibile risalire a quanti, hanno avuto contati con i 100 casi accertati, anche se si rendono conto che è come cercare un ago in un pagliaio. Il governo è stato preso alla sprovvista, c’era stato un caso a Wunday classificato di ritorno, cioè si trattava di un cittadino che rientrava, dopo la pandemia Covid – 19, nella città dove risiede e lavora. Ancora una volta, secondo ammissioni dei sanitari cinesi, il contagio è partito da un grande mercato, tanto da far pensare che girano animali infetti, o come asseriscono i ricercatori, il virus era su una taglieria giunta da fuori, al mercato, ed utilizzata per fare a pezzi il salmone. Comunque sia, non solo la Cina ha il fiato sospeso ma tutto il mondo: questo contagio dimostra che il virus non è affatto sconfitto e che può arrivare a contagiare le persone persino attraverso un normale strumento di lavoro . Gli scienziati cinesi sono giustamente allarmati e sanno perfettamente che devono riuscire, a bloccare sul nascere questi contagi, anche con misure molto più dure. Un situazione che non ha la sciato indifferenti i sanitari di tutto il mondo: questo coronavirus si mantiene su un livello di pericolosità elevatissimo e tutti ne devono prendere atto.