Sassonia – Il governatore:” La seconda ondata del coronavirus è in atto”

La seconda ondata del coronavirus sarebbe già in atto in Germania. L’ammissione di questa realtà è del governatore della Sassonia, Mchael Kretschmer, rilasciata al quotidiano ” Rheismishìche Post”. Ecco cosa ha detto:” Continuano senza sosta nuovi focolai sempre più numerosi. Si tratta della seconda ondata temuta già in atto. In Germania è più facile combattere questa pandemia grazie all’autonomia della sanità governata dai singoli Stati della Federazione.  La realtà è che il virus non ha mai smesso di agire e che l’infezione non dà tregua. Questa è la situazione che stiamo affrontando ed è la seconda ondata”. Nel mondo i malati da Covid – 19 sono arrivati a 16 milioni, la terribile classifica degli infettati e morti  è guidata dagli Stati Uniti, e subito dopo, da Brasile e India. Le vittime totali sono 644.528. I laboratori nel mondo lavorano, notte e giorno, per arrivare ad un vaccino e l’Università di Oxford ha iniziato da circa 20 giorni la prova dell’efficacia del prodotto  su campioni umani sani. All’orizzonte un nuovo pericolo:l’influenza annuale. Vaccinarsi è una necessità, afferma l’Oms, per evitare che gli umani possano essere colpiti dal virus influenzale ed indeboliti quindi facile preda del Covid – 19. Questo 2020 bisesto sta dando la prova che non è solo un modo di dire quello che porta disgrazia. Quanto sta accadendo nel mondo ne è la più chiara dimostrazione. Intanto si è verificato il primo caso nella Corea del Nord e il Presidente Kim ha ordinato subito misure estremamente drastiche per evitare che l’infezione dilaghi.

Parma – Ai fattacci avvenuti per mano di ” carabinieri”, risposta decisa ed ampia dei vertici

Quanto accaduto alla caserma dei carabinieri ” Levante” non può fermarsi all’arresto solo dei protagonisti di un fattaccio peggiore di Gomorra. Gli italiani, e non solo loro, sono rimasti prima increduli e poi hanno mostrato lo sdegno per chi ha infangato una divisa onorata. Ma è lecito credere che si tratti della punta di un cancro che è dentro l’Arma ed oltre la stessa. Non è possibile che i colleghi di altre stazioni non sapessero così come il comando provinciale. L’attività di questi farabutti era talmente devastante, negli ambienti degli spacciatori, che bastava un’occhiata per bloccare la catena di tragici e terribili fatti. Bisogna purtroppo capire cosa faceva la catena di comando dei CC  e come è possibile che  finanzieri e poliziotti non sapessero, visto che operano negli stessi ambienti. Parma non è New York ma una città della provincia lombarda dove tutti sanno di tutti. Se davvero nessuno sapesse cosa accadeva, ad opera di questi farabutti, che mi rifiuto di chiamare carabinieri, bisogna preoccuparsi ancora di più. Non era solo un militare ad agire ma un gruppo e preferisco immaginare, da persona che ha elevato un monumento a Salvo d’Acquisto, che c’è stata una sottovalutazione della orribile vicenda capace di sconvolgere gli italiani. Il comandante generale dell’Arma Nistri ha davanti a se la responsabilità di ripulire l’Arma e soprattutto di essere molto attento, come avveniva nel passato, nel reclutamento. Per  provvedimenti, su più vasta scala, non può passare molto tempo per ridare agli italiani certezze durate secoli. Lo chiede la pubblica opinione rimasta di sale per l’accaduto. Tutti attendono le decisioni del comando generale per capire se l’Arma è in buone mani.

Bruxelles – Solidarietà UE sì ma con riforme e investimenti concordati

L’Unione Europea è riuscita a superare il vecchio schema ed ha cambiato pelle: oggi a Bruxelles si sente un clima nuovo determinato dagli ultimi provvedimenti votati dal Parlamento UE: solidarietà. Ma ha anche deciso dopo aver messo a disposizione ingenti risorse: all’Italia sono andati 202 miliardi, una cifra molto importante per rilanciare il Paese. Non è affatto un caso che la Presidente della Commissione von der Leyen ha deciso, unitamente con la Commissione  della quale fa parte l’ex Premier Gentiloni, di formare, una task force che partecipi alle riforme necessarie, nei vari Paesi dell’Unione, che hanno ottenuto i consistenti importi per risalire la china economica e sociale. Non si tratta di interferenze nei fatti interni dei vari Stati ma di collaborare con loro, nel mutato quadro dell’ UE. I governi procederanno alle riforme e agli investimenti e si dovranno confrontare  con la task force UE, con il compito di verificare che si tratta di riforme in grado di mettere in moto moltiplicatori economici ,capaci di produrre effetti positivi su occupazione e sviluppo. Così come accadrà per le infrastrutture da potenziare o realizzare. Un controllo doveroso, da parte della UE, visto come sono andate le cose, con i fondi europei in Italia come in altri Paesi, fino ad oggi.