In alcune città sono accaduti episodi preoccupanti all’uscita di ipermercati. Gli acquirenti che portavano i sacchetti con le derrate alimentari, sono stati scippati, da giovani o adulti. Episodi che dimostrano, quello che Papa Francesco, non ha mancato di affermare oggi:” In giro ci sono persone che hanno fame…”. Un allarme che ha costretto, le forze dell’ordine, ad occuparsi di un altro fronte: proteggere chi può essere aggredito per aver acquistato cibo. Non si tratta di delinquenza comune ma di persone che non hanno i soldi per fare la spesa. E’ stato fatto anche l’identikit: si tratta di persone che prima delle misure restrittive per uscire di casa, raccoglieva ferro vecchio, puliva marciapiedi antistanti negozianti, caricava legname abbandonato, per ottenere un pò di soldi e c’era anche chi cercava, nei cassonetti per i rifiuti, qualcosa da mettere sotto i denti o lavorava in nero per qualche attività. Oggi, privati di questi miseri guadagni si procura, il necessario, con scippi. Intanto va detto che gli stessi supermercati, invitano la clientela a mettere, un qualcosa per questi disperati, alimenti integrati dalle stesse catene di vendita, ma chiaramente non sufficiente. Questo tipo di notizie sono giunte al ministro per l’Interno Lamorgese che ha informato il Premier Conte. Non mancando di affermare che, la situazione del Paese preoccupa e che il governo deve pensare a tutti. E lo stesso ministro ha anche dovuto precisare che, verrà contrastata, qualsiasi illegalità. C’è stato subito l’interessamento del Premier Conte, che si è consultato con i ministri, Gualtieri per primo, dopo di che ha firmato un Dpcm con il quale trasferisce ai sindaci, degli ottomila Comuni, 4,3 miliardi di euro sul fondo di solidarietà comunale e, per ottenere che la notizia diventasse subito di dominio pubblico, ha tenuto un’apposita conferenza stampa. Il Premier ha garantito che la somma verrà distribuita subito ai Comuni, dove operano i sindaci, da lui considerati, le ” sentinelle” sul territorio. Toccherà agli amministratori locali, aiutare i cittadini che non hanno il denaro per fare spesa, e di pensare anche a far giungere questo aiuto, con altri 400 milioni già disponibili, per generi alimentari. Insomma massima solidarietà ma anche fermezza nel rispetto della legge. Questi episodi, oggi limitati, non possono passare come se nulla fosse. E’ un segnale molto serio di una società che comincia a sfilacciarsi e che va aiutata, in questo periodo, giustamente considerato, di guerra. Intanto è iniziata, al momento a colpi di fioretto, la contesa sui coronavirus, tra Italia e Francia e Von der Leyen. La Presidente della Commissione, ha detto con molta chiarezza, che dietro questo nome dato ai bond, che è uno slogan, c’è una questione di garanzie che non viene soddisfatta e che, di conseguenza, ha ragione la Cancelliera Merkel a dire di no all’utilizzo di risorse che non appartengono agli Stati richiedenti. La risposta di Conte, a questa doccia gelata, è stata immediata:” Ha torto e poi non decide lei. L’Unione Europea se c’è deve dimostrare solidarietà, nel momento in cui ci sono, uno o più Paesi in difficoltà, per una guerra subita da un nemico invisibile e subdolo”. Dello stesso avviso il Presidente della Francia Macron, che concorda perfettamente con la tesi di Conte, e che ritiene più che giusta:”… cos’è, si domanda Macron, l’Unione Europea senza solidarietà?”. Schermaglie che vedranno al centro di incontri – scontri, non la Presidente della Commissione Leyen ma direttamente la Cancelliera Merkel, fino ad oggi molto decisa, insieme ai premier austriaco ed Olandese, oltre ai piccoli Paesi del Nord Europa, a mantenere la sua posizione. Certo è che, dopo l’intervento del Capo dello Stato italiano, Mattarella, il più europeista degli europeisti, la contesa sarà dura ma se l’Unione Europea, sarà solidale, potrà guardare al futuro riorganizzandosi su basi nuove come l’avrebbero voluta i Padri fondatori. Se non lo sarà, la storia cambierà e darebbe ragione al Presidente degli Stati Uniti Trump che, non appena eletto, si è domandato:” Ma cos’è L’UE? No non è nulla. il Regno Unito farebbe bene ad uscirne ed anche l’Italia starebbe meglio senza tanti vincoli”.