La Protezione civile, con il suo bollettino, ci informa sulla situazione in Italia, per la Pandemia Covid-19. Tra ieri ed oggi ci sono stati altri 195 decessi e l’ammontare è salito a 31.106. I guariti, sempre nella ultime 24 ore, 3.500. I positivi 2.809 che nel totale raggiungono 78.457. I ricoverati con sintomi sono 12.172, con un decremento di 693 unità ed in terapia intensiva ci sono, 893 pazienti 59 in meno, sempre da ieri ad oggi. In isolamento domiciliare 65.392 persone ed i guariti totali sono 112.541. I casi trattati dalla sanità 222.104. I tamponi effettuati 2.735.026 e, i casi testati 1.778.952. Un quadro che indica con molta chiarezza la situazione: il coronavirus è tra noi così come gli infetti. E’ impressionante, per la percentuale, il numero dei decessi, soprattutto per quelli che continuano ad avvenire in Lombardia. Dati che fanno pensare ad una riapertura, per il 18 maggio prossimo che, governatori, sindaci delle città metropolitane ed anche di piccoli paesi turistici chiedono a gran voce. L’estate ormai prossima, non si può sacrificar…e al coronavirus, con conseguenze drammatiche per i bilanci aziendali, grandi e piccoli, ormai prossimi al fallimento o alla voglia di non riaprire affatto. In realtà, come appare più che evidente, con il tutto chiuso e senza incassi da mesi, le Pmi, commercio ed artigianato sono rimasti a secco Questo è uno dei problemi dei problemi irrisolvibili, comunque venga decida. Occorre molto coraggio a dire sì o no, ad aperture totali e semmai senza o con pochissime cautele. Il rischio di tornare alla fase uno, sia pure in alcune aree del Paese, è dato per scontato da infettivologi di livello nazionale. Diciamolo, tornare indietro sarebbe un disastro per tutti, da chi ha le attività fino allo Stato che non incasserebbe più nulla, anche con pagamenti dilazionati. Occorre ragionare e molto sul da farsi ma soprattutto occorre responsabilità e osservanza delle regole. Si può comprendere il governatore Saia quando afferma che con la normativa Inail, le attività sono impossibili e pochi saranno disposti ad aprire gli esercizi ma, non è possibile fare diversamente: questa è la fase che ci dovrebbe con sentire di convivere con il terribile coronavirus che prosegue la sua galoppata in tutto il mondo, lasciando una scia di morte e distruzioni di economie, anche molto forti. E’ notizia di questa sera che persino gli Stati Uniti, se il covid – 19 dovesse proseguire la sua azione distruttiva, dovrebbe soccorrere la sua economia che era ben florida con quasi zero disoccupati e con industrie e commerci che andavano a vele spiegate.