Roma – Domani Stati Generali. Conte:” Ascoltare e decidere a settembre all’UE i progetti”

Il Movimento 5 Stella a soqquadro. Casaleggio junior non ha alcuna intenzione di cambiare la norma: chi ha esplicato due mandati va a casa e, comunque, non può essere ricandidato. La posizione assunta appare irremovibil. Questo ” limite” prima accettato da tutti ,all’atto dell’iscrizione al partito e alla candidatura, ora viene contestato. Praticamente nessuno è d’accordo e vorrebbero cambiare le carte in tavola, ma per farlo, dovrebbero passare dal voto sulla piattaforma Rousseau, cioè far votare gli iscritti, non si è capito bene se, per cambiare la norma per tutti o soltanto per alcuni. Così uscirebbero di scena le sindachesse, Appendino e Russo, ma anche tutta l’attuale classe dirigente da Di Maio a Taverna, con gran parte, di deputati e senatori. Tutti, quindi, sul piede di guerra tanto da non pagare nemmeno, la quota prestabilita  di 300 euro mese, per utilizzare la piattaforma Rousseau, per ogni esigenza. Chi può ed afferma che vuole ricandidarsi, alle prossime politiche, è Di Battista che ha idee molto diverse da quelle di Di Maio. Appare evidente che ci sarà una trattativa molto difficile  e che il M5S rischia di implodere, nonostante partito di maggioranza relativa in Parlamento. A questa situazione abbastanza complicata si deve aggiungere che il Premier Conte, in vista della preparazione, del recovery italiano credibile, per superare il fuoco di sbarramento di quei Paesi dell’Unione, che non approvano il forte finanziamento, di 750 milioni, sa dare al nostro Paese. Non a caso – ha proseguito Conte – ho preferito passare  prima dalle Task Force, coordinate da Colao e poi dagli Stati Generali. Ora – questo è il senso della strategia Conte – abbiamo quanto serve per fare le scelte definitive per modernizzare il Paese, con un piano decennale che va completato o  ampliato con le nostre risorse. La documentazione, coordinata da Colao, ovviamente, ha messo solo a fuoco quali sono gli interventi necessari da fare, ma non li ha enumerati con un ordine di priorità, compito che spetta alla politica e non agli esperti. L’esame del lavoro, delle Task Force è già iniziato, di modo che i contributi d’interesse esternati, durate gli Stati Generali,  dalle forze economiche e sociali, troveranno una parte del terreno già o da preparare . Non tutta la maggioranza era per questa strategia e l’opposizione non parteciperà,ai lavori, nonostante invitata. Il Premier anche ieri è tornato ad invitare Lega, FdI e FI a partecipare alla stesura di un Piano decennale che, non sarà portato avanti fino al  termine da un solo governo o da un’identica maggioranza. Ma la risposta del centrodestra è rimasta negativa e non si crede cambiarà. Salvini ha ripetuto:” Discuteremo un argomento così importante in Parlamento, cioè nella sede istituzionale, da deve deve passare tutto quello che riguarda il popolo italiano.  Domani inizieranno gli Stati Generali e, immediatamente dopo, verrà affrontato lo sblocco di tutte le opere, approvate e finanziate ma ferme. Così com’ è giunto il tempo  per chiudere, comunque voglia la politica, il caso di ” Autostrade Spa” dopo il crollo del Ponte Morandi e l’indecisione, che permane sulle concessione autostradali, ad una società che vede, in maggioranza la famiglia Benetton, ben pronta a trattare o difendere, nelle sedi opportune i propri interessi. In ballo tantissimi miliardi.

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