Incontro da brivido, del Capo della Protezione civile, Borrelli con la stampa, che ha lasciato l’amaro in bocca a tutti. I decessi, nelle ultime 24 ore sono stati ben 793 e, nella sola Lombardia, 546. Il totale dei deceduti così tocca i 4.825. L’incremento dei decessi è stato, da quando è iniziata la lotta, a questa Pandemia. Nessuno si aspettava questa notizia anche se si poteva essere prevedere visto che si riferisce, al comportamento degli italiani, prima delle restrizioni imposte ma, chiaramente sottovalutate, dai cittadini. La dimostrazione la gente per le strade e dai controlli telefonici, per appuntamenti di affari o per recarsi a fare visita, a parenti o amici. Ma a parte queste considerazioni i malati, ha detto Borrelli, sono 42.681 con un incremento di 4.821 da ieri. I guariti 6.072 di cui 943 in più nelle ultime 24 ore. I pazienti in terapia intensiva 2.857. Infine, il Capo della Protezione civile ha annunciato che sono in arrivo, 50 medici cubani, che avranno il compito di gestire l’ospedale da campo allestito a Cremona. Il bando per ottenere la disponibilità di 300 medici italiani, viene affermato dal Premier Conte, ha avuto immediata risposta, I camici bianchi disponibili che hanno inviato la loro adesione sono già 3.500, ed i prescelti in base anche al curriculum, andranno a costituire una, task force, per far fronte, alle varie funzioni indispensabili, nel tentativo di fermare il coronavirus. I sindaci delle città più importanti della Lombardia, stanno insistendo con il governo centrale di chiudere tutte le attività completamente, per il periodo necessario: il prezzo che gli abitanti della Regione più produttiva d’Italia non appare più giustificabile per nessuna ragione. Un intervento estremamente energico e restrittivo s’impone anzi, ora lo chiedono gli stessi 243 primi cittadini, del bergamasco. E lo hanno fatto sapere al Premier Conte e al governatore Fontana:” Ora basta con questa tragedia. Fermiamo tutto fino a quando sarà necessario”. Va però aggiunto che il presidente Fontana, ha più volte “invitato” la popolazione a rimanere in casa e aiutare la sanità a curare i malati. Appelli rimasti inascoltati. Ora sono i primi cittadini ad aver capito che, con questo Covid – 19, ci si deve chiudere in casa punto e basta. Non rimane che assecondarli con immediatezza: soluzione che dovrebbe dare dei risultati, in una decina di giorni, più rassicuranti.