Man mano che passano i giorni, le frontiere non solo tra i Paesi dell’Unione Europea ma anche oltre, verranno aperte al turismo 2020. Un periodo feriale che è l’argomento discusso in ogni famiglia, del 50% circa, abituata a raggiungere luoghi di villeggiatura o seconde case, non solo in Italia. Ma quest’anno si discute sulla sicurezza di spostarsi, dalla propria abitazione per una crociera, raggiungere una località balneare oppure montana. L’indecisione maggiore è nutrita dai genitori, che a differenza dei giovani, seguono con maggiore apprensione, la presenza del Covid – 19, virus con il quale dobbiamo convivere con una serie di cautele. Comportamenti da attuare più facilmente in casa che in albergo, pensione o case in fitto. Le più preoccupate sono le mamme che vorrebbero rinunciare, a questo periodo feriale, attendere il prossimo del 2021, quando gli esperti sostengono che, al 90% ci saremo liberati di questo pericolo. Ma il problema sono i figli per due ragioni: il Covid- 19, almeno fino ad oggi, non li aggredisce, oppure tenta di farlo ma, trova difese immunitarie nel pieno delle forze, in grado quindi di poterlo rendere innocuo. Davanti a questa certezza , si sentono al sicuro, e dopo un periodo di studio o di lavoro, i giovani non vogliono mancare da passare, nella località prescelta, con la comitiva o con il proprio partner, un periodo di svago e riposo. Un problema di non poco conto se si considera che, nella stragrande maggioranza delle famiglie è stato osservato, con particolare disciplina: ” Iorestoacasa”, ” unitipervincereilvirus”,” tuttoandràbene”. Ora dopo tanti sacrifici ed usciti indenni, meno gli oltre 34 mila decessi e i 235 mila tra malati e guariti, dividere la famiglia appare quanto meno un azzardo. E’ questo l’argomento clou di tantissime famiglie ed i ragazzi non sono nemmeno spaventati dai bollettini quotidiani della Protezione civile che, ci informano, che ci sono nuovi casi, decessi,come guariti o malati in ospedale o a casa. Impossibile trovare una linea d’intesa: per i genitori davanti al Covid -19 si deve rimanere uniti e a casa e rimandare a nuova data viaggi e ferie. Ma i giovani non ci stanno e cercano di convincere che, dovunque decidono di passare luglio ed agosto, anche in casa, corrono gli stessi pericoli: a passeggio, a far spesa, ad andare in spiaggia o sui sentieri di montagna. Insomma il virus c’è e non si sa dove puoi entrare in contatto, semmai con un infetto. Cosa aggiungere nulla. Ogni famiglia deciderà come crede la ragione non è solo da una parte ed anzi forse è inutile discuterne forse è meglio ragionare e poi come andranno le cose lo si saprà solo a ferie finite.