La Protezione civile ha fornito, i dati della situazione sanitaria, che sono certamente migliori dei giorni scorsi. I malati sono 106.962 con un incremento di 355 unità da ieri, quando i malati erano cresciuti di 1.183. I nuovi pazienti di oggi sono i più bassi registrati dal 2 marzo. Comunque, nel totale i casi come vengono genericamente definiti, sono 172.434 cioè 3.493 in più. Proseguono, i minori ricoveri nelle terapie intensive, oggi 124 in meno dei 2.812, di cui ben 971 solo in Lombardia. In discesa, anche i ricoverati nei reparti ospedalieri, i cui manager stanno riorganizzando per poter curare, anche tante altre patologie, affrontate solo in casi di emergenza, davanti al dilagare del coronavirus, che ha impegnato in toto, sia il personale disponibile nonchè, spazi e percorsi, dedicati agli infettati. Toccato un vero record dei guariti, nelle ultime 24 ore: ben 2.563 e nel totale hanno raggiunto quota 42.727. Si tratta del numero più alto dall’inizio dell’emergenza . Purtroppo il numero delle vittime, continua a salire, 575 da ieri ad oggi, e nel totale se ne devono lamentare 22.745. Si tratta, di numeri e dati, che significano poco, per il semplice motivo che con la maggior parte dei cittadini in casa, con un numero ridottissimo di persone in circolazione, gli elementi in mano alla Protezione civile, al ministero della Salute e all’Istituto Superiore di Sanità, riguarda un campione ridottissimo rispetto ai 60 milioni di italiani. Sono ormai in tanti che cominciano a chiedersi, quanto tempo durerà questa situazione e per quanto tempo ancora le persone, dovranno rimanere in casa. La risposta degli scienziati è chiara: il coronavirus non è stato vinto ed è in circolazione. Non sarà possibile tornare, comunque ad una diversa condizione di vita, fin quando non sarà preparato il vaccino, o altro medicinale, capace di far diminuire le capacità, ancora intatte, che Covid 19 conserva, come viene confermato dai fatti. Così come, è inutile domandarsi cosa accadrà per il periodo feriale, per le vacanze estive o per i viaggi. La risposta è che nessuno potrà fare nulla se gli scienziati non riusciranno trovare, almeno dei sistemi per convivere con questo mostro, che ha stravolto la nostra esistenza. E ci sarà anche una “coda2 a questa Pandemia che va detta. Una volta vinto con il vaccino il coronavirus, sorgerà la necessità di un nuovo ordine mondiale per ristabilire il valore delle monete circolanti, già in crisi per i forti indebitamenti dovuti ai tanti disoccupati, diventati tali, per il fermo delle produzioni, o già da prima disoccupati in attesa, di un rilancio economico, che non c’è stato e non si sa quando ci potrà essere. In questa situazione, la storia non si smentisce, o gli Stati provvederanno, almeno al pane quotidiano per tutti i privi di reddito, oppure scoppieranno tumulti di lavoratori disperati che vorranno procurare il cibo per le famiglie. La realtà che stiamo vivendo è questa ed è inutile nasconderla. La grande depressione del 1930, del secolo scorso, fece riallineare il valore delle monete. Questa crisi, per i guasti che ha provocato, sta provocando e per i duri colpi sferrati anche all’economia, ci deve richiamare alla massima responsabilità, per il nuovo mondo che verrà e che dovremo ricostruire dalle fondamenta. Nulla sarà come prima di questa Pandemia.