Da domani inizia la seconda fase, del coronavirus, quella che dipende interamente dal nostro comportamento. Se saremo sempre coscienti, che dobbiamo tentare di convivere con il Covid – 19, fin quando il virus non sarà sconfitto dal vacci no o da altro medicinale ing rado di neutralizzarlo, ci dobbiamo aspettare, in situazioni minime, altre infezioni ed anche decessi, ma dobbiamo tentare. Tutti devono però sapere che non abbiamo alternativa: o l’Italia riparte, grazie alla responsabilità che i connazionali hanno dimostrato nel, lungo percorso del ” Iorimangoacasa” oppure, c’è soltanto il ritorno alla fase uno. Non c’è alternativa anche dal punto di vista economico. Insomma o vinciamo, questa difficile prova tutti insieme oppure la perdiamo e non avremo la forza di rilanciarci. Questa volta non ci sono ponti per una ritirata strategica: se infettati e morti torneranno in aumento, addio alla fase due, alle aperture e ad un’estate incentivata dal governo per i turisti. E’ un momento molto complesso per tutti, particolarmente per noi che siamo abituati a vivere diversamente, da come ci sarà possibile per un periodo, che non è ancora prevedibile. Facciamoci forza, l’uno con l’altro, e mettiamo in pratica al 100% quanto deciso dal governo, regioni oltre che dai sindaci dei comuni metropolitani. Basta uno scivolone, come ha rammentato il direttore dello Spallanzani di Roma. Ippoliti, perchè l’Italia, già meta sconsigliata per alcune regioni, che zoppicano ancora, finisca al’indice dei Paesi non sicuri dal punto di vista sanitario. I nostri tesori d’arte, le stupende montagne con strutture ineguagliabili, le spiagge con la sabbia color dell’oro, le tantee bandire blu e la meraviglia delle isole e scogliere mozzafiato, non serviranno a niente: ci vuole un vuole un valore aggiunto: noi. Se sapremo imporci, oltre che con un esatto comportamento molto ma molto migliore del solito vinceremo questa guerra contro un nemico insidioso e sempre in agguato.