Niente scherzi! Non è questo il momento di scissioni o scontri nel M5S, partito di maggioranza relativa in Parlamento. Gli italiani hanno votato una forza politica nuova, di Grillo e Casaleggio, per il programma e le proposte che erano state ampiamente pubblicizzate nella campagna elettorale, politiche 2018. In qualsiasi formazione politica ci sono sempre stati scontri, l’ex DC ne è un vecchio ricordo. Quattro o cinque correnti, si davano battaglia non solo a Roma ed anche nel Paese, ma nel momento clou per la Nazione, i contendenti, su posizioni molto diverse, trovavano la forza, di bloccare le contrapposizioni, affrontare per quanto potevano i problemi da loro ritenuti più importanti, per poi riprendere le strategie, temporaneamente, sospese. Grillo, Casaleggio, Di Battista, Di Maio e tanti altri nel M5S, sin dall’inizio, oggi si trovano su posizioni contrapposte determinate dal tempo passato, dalla partecipazione al governo della Nazione, dal cambiamento di obiettivi conseguibili, solo se il Movimento avesse ottenuto, la maggioranza assoluta. Grillo e Di Battista, non sono più alleati di ferro, ma la pensano diversamente su come governare l’Italia e sugli obiettivi , nulla da dire da parte di nessuno, ma alla condizione che a pagare il prezzo, di questo scontro, non siano gli italiani, già bloccati in una palude di problemi. Di Maio e Di Battista, seguono strade diverse, è un problema che devono affrontare, con un’assemblea o un congresso? All’assoluta condizione che vadano, eventualmente alla conta, dopo che l’Italia avrà varato il ” Cura Italia”, cioè una programmazione possibile e credibile grazie anche alle riforme, tanto da ottenere ingenti risorse dall’Unione Europea. Gruppi e gruppetti del M5S, lavorano per ottenere maggiore visibilità e potere, anche questo non deve preoccupare, sempre alla condizione che tutto sia rinviato. Si vuole sottolineare che il Movimento ha ottenuto il 33% dei voti alle politiche, da una moltitudine di elettori che hanno creduto, in quello che da Grillo a Casaleggio, da Di Maio e Di Battista, hanno detto che avrebbero fatto. Senza maggioranza assoluta appare evidente che bisogna governare con altre forze o andare a nuove elezioni, che sui problemi decisivi la possono pensare diversamente. Ed è a questo punto: c’è la necessità di una trattativa per una soluzione che non mortifichi, nessuna delle forze della coalizione di governo. Pensare ad una crisi dell’esecutivo ora sarebbe pura follia. Così come lo sarebbe, spingere lo scontro fino a bloccare, il ” Cura Italia” e dimostrare all’Unione Europea che, non siamo in grado di governarci nemmeno con l’ingente quantità di euro messo a disposizione. No, questo è invece il tempo di raggiungere risultati importanti per rilanciare il Paese e, solo dopo, il consolidamento di una posizione raggiunta, lontano dalla palude e povertà, mettersi intorno ad tavolo per discutere, oppure rompere, per andare ad elezioni anticipate. Grillo e Casaleggio non devono perdere tempo, nemmeno davanti a quella che hanno definito notizia falsa, dei 3,5 milioni giunti dal Venezuela per finanziare il M5S rivoluzionario. Oggi è più importante salvare gli italiani dal baratro scavato dal Covid – 19 e debiti pregressi. Quella che dai massimi responsabili del Movimento è stata subito bollata come falsa notizia resti tale: le forze vanno convogliate tutte nel ” Cura Italia” questo è il compito imprescindibile, del M5S come un appuntamento con la storia dell’Italia in grosse difficoltà.