Tanto tuonò che piovve! Il Cdm ha approvato il testo del provvedimento per il rilancio dell’Italia, molto complesso, con interventi a pioggia che riguardano – come ha detto lo stesso Premier – scuola, università, sistema sanitario, lavoro, turismo. 250 articoli, un vocabolario, tutto da studiare visto che riguarda, la bellezza di due manovre finanziarie, racchiuse in un solo provvedimento. “Ogni giorno il lavoro diventava sempre più pesante – ha detto Conte in conferenza stampa – in quanto sapevamo che dovevamo intervenire con urgenza (sic). Ora la parola passa al Parlamento ed il testo preparato – ha aggiunto il Premier – potrà essere migliorato. La verità vera è che il provvedimento ha trovato le forze della coalizione di governo divise, su temi scottanti tanto che, il ministro di Iv Bellanova, era pronta a dimettersi dal governo, per l’opposizione del M5S ad eliminare quanto riguardava 500 mila lavoratori stagionali, sfruttati dal Nord al Sud della nazione. La ministra ha puntato i piedi tanto che c’è stato un vertice, Conte – Renzi, per far comprendere al Premier che o il testo prevedeva il riconoscimento dei diritti ai lavoratori stagionali, italiani e stranieri, colf e badanti oppure la maggioranza avrebbe dovuto affrontare, senza Italia viva, il passaggio al Senato, molto difficile. Alla fine del braccio di ferro Conte, Movimento 5 Stelle, Pd e LeU hanno dovuto cedere alle richieste, di Italia viva, che hanno trovato nel ministro Bellanova, una donna molto decisa ad uscire dal governo, per quello che lei stessa, in più interviste, ha definito “un atto di giustizia contro lo sfruttamento di lavoratori stagionali”. Il capo facente funzioni Crimi ha cercato di salvarsi, con una dichiarazione che è l’inverso della verità dei fatti:” Il testo è stato migliorato e modificato – ha detto Crimi – accogliendo le nostre richieste che mettono al centro dell’attenzione politica, il lavoro regolare”. Così come il ministro Peppe Provenzano ha messo in rilievo che, il provvedimento garantisce, anche i lavoratori stagionali italiani. Ma la vera vittoria l’ha ottenuta Italia viva che, con il ministro Bellanova, non ha ceduto a nessuna pressione con una frase breve ma molto significativa:”… ha vinto la dignità delle persone”. A parte ogni altra considerazione il governo ha varato, con un Cdm, un provvedimento eccessivamente frazionato, contro il parere d Confindustria, che potrebbe non raggiungere l’effetto sperato. Il problema è che l’indebitamento continua a salire, con il via libera dell’Unione Europea, denaro che dovrà essere recuperato, con un’inversione di tendenza: rientrare per il debitore è un obbligo per evitare altri guai, peraltro tutti da affrontare, con il Pil intorno al meno 9%, per effetto della crisi dovuta alla Pandemia del coronavirus. Il problema ora diventa politico: se si spacca o implode il M5S, già in una fase di ingovernabilità intena, salterà tutto in aria e se questo non è avvenuto, fino ad oggi, per portare a termine l’approvazione di questo provvedimento con il passaggio alle Camere. dopo di che c’è da attendersi un regolamento di conti in più partiti e Di Maio è già prontissimo alla battaglia con Di Battista e gruppo parlamentare nel misto che fa capo a ” Dibba”.