Ripartenza il 4 maggio prossimo? Quello che era stato dato per certo, dai governatori di Lombardia, Piemonte, Friuili e Sicilia, dopo gli avvertimenti e gli incontri con gli sherpa del governo, è diventato molto insicuro com’era nelle cose. I governatori, pressati dalle associazioni di categoria avevano iniziato, una campagna di sensibilizzazione, ma è c’è stata una frenata, davanti a responsabilità enormi: aprire, sia pure alcuni settori, ma in caso di un boom di nuovi contagiati, ricoveri e decessi, è stato preferito trasferire tutto agli scienziati. Il governatore Fontana, ha dichiarato:” Noi ci prepariamo per non essere presi alla sprovvista, qualora le autorità sanitarie ci diano l’ok, ma non faremo nulla se ci diranno che è presto e che potremmo provocare il riaccendersi della Pandemia”. Ed a questo proposito, non si è fatta attendere, l’analisi sanitaria, del presidente dell’ISS Bruciaferro, il quale ha chiarito situazioni solo intuibili. ” Le misure adottate – ha detto i presidente – con il ” tuttiacasa” hanno ridotto la circolazione delle persone. Attualmente ci sono 160 mila positivi e, si sono ridotte, persone con sintomi. C’è stata una curva decrescente a livello nazionale ed anche in Lom bardia. Ma occorre grande cautela”. “Il virus non è scomparso o sconfitto – ha affermato l’epidemiologo Rezza – c’è stato un picco artificioso, determinato dalle misure prese cautelativamente. La fase 2 con distanziamento sociale. cruciale ripristino delle zone rosse, potrebbero essere necessarie. Basta tenere conto di un elemento che non può essere ignorato: dal 1° febbraio ci sono stati, nelle RSA italiane dai 6 ai 7 mila decessi, il che non può essere che motivo di attenta valutazione. Infine Basti considerare cos’ è accaduto in Gran Bretagna. Nelle ultime 24 ore ci sono stati 847 decessi, in totale 14.526, dati diffusi dal ministero della Sanità, che non hanno tenuto in nessun conto i decessi avvenuti nelle case di riposo, diversi ricoveri e abitazioni. La realtà è che i contagiati in G.B. sono 108 mila, con un aumento, nelle ultime ore di 5.500 unità, a migliore dimostrazione che, se si commettono errori di valutazione, il coronavirus uccide, e la scienza nonostante l’enorme sforzo per trovare medicinali, per indebolirlo o un vaccino, che non sarebbe dietro l’angolo, non è in grado di fornire risposte, anche su come convivere con questo virus, terribile. Sta devastando ben 188 Paesi e l’economia dell’intero Pianeta. Tanti i motivi, insomma, che consigliano prudenza così come, sono tanti i laboratori insieme dislocati in nazioni diverse, che lavorano insieme per trovare una soluzione praticabile, per ridare un pò d’ossigeno ed una speranza in più, alla comunità mondiale .