Roma – Salvini a Repubblica:” Vado da Conte: “Italia ferma”, accordo Cd regionali, nuovo governo”

Intervista al quotidiano Repubblica del leader della Lega, Matteo Salvini, per far giungere a destinazione più messaggi. Salvini ha ammesso:” Ho fatto tanti errori, ma resto alla testa della coalizione di centrodestra. La Lega, ancora oggi, stando ai sondaggi, ha otto punti di vantaggio sul Pd, che non sono pochi. Ho molto apprezzato – ha proseguito il capo dei leghisti – il deciso richiamo del Presidente della Repubblica – alla magistratura. Sulle elezioni regionali l’accordo è a portata di mano ed andrò, dal Presidente Conte, perchè l’Italia è ferma e porteremo il nostro contributo di idee e soluzioni. E necessario un confronto sui fatti ed un esame, non tanto politico, di quello che si deve fare subito prima che sia troppo tardi. Per quanto riguarda la possibilità che il presidente, Luca Zaia, chieda di lavorare al mio posto, posso escluderlo, se non c’è stato un ripensamento negli ultimi giorni. Già nel 2018 gli ho chiesto di entrare in squadra ma Zaia, preferisce governare, il suo Veneto, e punta decisamente ad ottenere maggiore autonomia dal governo di Roma. Personalmente sto già lavorando, con le altre forze, per le regionali in Puglia, Calabria e Toscana, dove faremo  una campagna elettorale articolata che sfrutti, tutti i varchi lasciati liberi dall’attuale coalizione di governo, dal Pd al M5S. E tra un tempo non lontano saremo in grado di offrire agli italiani, una coalizione di governo, con forze politiche strutturate e parlamentari liberi di assumersi precise responsabilità pur di uscire dall’inconsistenza. Questo sarà possibile, grazie ai contatti in corso, per varare un governo, con una squadra capace e ben equilibrata. Ecco – ha detto Salvini – non sarebbero in pochi pronti a modificare gli attuali assetti ritenuti, come continuiamo a dire da mesi, che ha condannato  l’Italia ad essere ferma ed a correre, pericoli importanti economici ed occupazionali. Il rischio è di perdere oltre un milione di posti di lavoro, passando così anche se nessuno lo vuole, dalla protesta arrabbiata  ma verbale alla piazza. Non è possibile far passare altro tempo – ha concluso Salvini – bisogna trovare soluzioni che ristabiliscano le garanzie perdute in molti settori pubblici e privati”.

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