Il Capo della Protezione civile Borrelli, nel solito incontro con la stampa, ha dato le ultime notizie sulla situazione in Italia. I malati – ha esordito – sono 73. 815 cioè 3.815 più di ieri, i guariti 13.030 quindi 646 di 24 ore fa, i decessi da ieri sono stati 756 raggiungendo nel totale 10.729. Borrelli ha ringraziato il Presidente della Repubblica albanese, Rama, che ha inviato uno staff di esperti per la terapia intensiva ed ha anche specificato che, le domande per reclutare infermieri ha raggiunto quota 9.948 di cui 55% sono donne. La loro residenza attuale è nelle regioni: Lazio, Lombardia e Campania. Dal canto suo il ministro per la Salute, Speranza, in una intervista sul Corriere della Sera, ha specificato che siamo nel pieno dell’epidemia e sarebbe un errore gravissimo abbassare la guardia proprio ora. Significherebbe vanificare – ha proseguito il ministro – quanto fatto fino ad oggi. I sacrifici di questa settimana sono stati seri. Gli epidemiologici affermano – ha aggiunto Speranza – affermano che cominciano a vedersi i primi effetti del contenimento ma non siamo però ancora al cambio di fase: occorre tempo e gradualità. Inoltre si è saputo che gli infermieri contagiati sono 4mila “c’è chi muore per prestare soccorso ai pazienti positivi al Covid – 19″. Il Presidente della Federazione delle professioni infermieristiche, Mangiacavalli, ha insistito sulla nuova organizzazione da dare alla sanità in quanto, quella attuale ha mostrato dei limiti con tagli indiscriminati alle strutture. Ed inoltre, occorre avere personale altamente qualificato per far fronte ad ogni esigenza, sia pure straordinaria come quella attuale. Ma si potrebbe aggiungere che la Sanità pubblica non può che far capo ad un solo centro e non può più essere affidato alle singole Regioni che possono fare scelte diverse dalle esigenze rappresentata da tutta la comunità nazionale. Un nuovo modello, senza togliere autonomie, ma con l’in tento che ogni cittadino, ovunque risieda, abbia la possibilità di curarsi dove si trova, senza i soliti viaggi della speranza. Così come tanti altri problemi che vanno dai medici di base fino ai grandi problemi degli ospedali, spesso affidati da politici a persone incapaci. Ma non è questo il tempo di parlare del nuovo modello ma è bene però far comprendere che gli italiani, per quello che viene speso dallo Stato, meritano una sanità molto più presente. Così come il cittadino deve imparare ad utilizzare la sanità, gratuita, con maggiore misura senza richieste ripetitive ed inutili. Ci sarebbe tanto altro da dire ma aspettiamo di sconfiggere questo oscuro Coronavirus, per aprire un discorso a 360 gradi tenendo presente che moltissime persone di valore sono state accantonate, quando potevano dare il meglio dei loro studi e delle capacità.