Siamo giunti alla prova regina per la tenuta dell’Italia, interessata ad iniziare la seconda fase che prevede, la convivenza con il Covid, autorizzando, 4,4 milioni di lavoratori che torneranno a produrre, allentando la stretta del “tuttiacasa”. una prova importante che determinerà, se riuscirà, una nuova condizione. Gli italiani responsabilmente, come hanno fatto fino ad oggi, avranno un comportamento molto corretto, se i lavoratori che utilizzeranno, per gli spostamenti mezzi pubblic,i saranno molto attenti. Se chi uscirà per cibo, farmacia, sgambettata saranno molto attenti, non ci sarà il temutissimo aumento di nuovi infettati, ricoveri e decessi. In questo caso, l’autorità sanitaria unitamente al governo ed Enti locali dovranno decidere.sul da farsi. Sarebbe una vera jattura se, il Covid-19 colpisse ancora molto duro, potrebbe determinare, tornare alla fase uno, forse non non dovunque, ma in zone del Paese che tornerebbero “rosse”. Se invece verrà dimostrato, grazie al nostro comportamento: mascherina e guanti e nessun assembramento, si potrebbe progettare come procedere, piano piano e con molta prudenza, alla terza fase. Sia l’ISS e sia l’Oms hanno raccomandato la massima attenzione Muoversi ben sapendo, che il coronavirus è tra noi a che basta una distrazione o, una sottovalutazione, per essere contagiati. La fase che inizia il 4 maggio segnerà il nostro futuro, non soltanto per il nuovo modo di vivere ma anche per i costi economici che potrebbero diventare insopportabili, anche per le economie forti. Responsabilità e comportamenti adeguati, a questa terribile realtà, che non è affatto terminata e ci accompagnerà per mesi e mesi.