I pm di Bergamo hanno ascoltato, il Premier Conte, a Palazzo Chigi. I magistrati sono interessati a sapere per quale ragione non sono state decise le zone rosse per i Comuni di Alzano e Nembro, dove i decessi sono stati molto superiori in numero a quelli di altre zone. Ed inoltre i pm che avevano iniziato le indagini come Procura ora hanno sul tavolo circa 50 denunce di parenti delle vittime che vogliono sapere come sono andati i fatti e se ci sono stata o meno delle mancanze da parte delle autorità preposte. I pm si sono fermati per tre ore dal Premier per verbalizzare le loro domande e le risposte di Conte che avrebbero escluso qualsiasi responsabilità da parte sua e dei suoi uffici. Il Presidente del Consiglio ha riferito ai magistrati :” Ho agito in scienza e coscienza.” . Ed ha risposto alle tante domande che gli sono state poste. Raggiunto dai giornalisti il leader della Lega Salvini sull’interrogatorio di Conte ha dichiarato:” Non commento con parole mie , ma con quelle del pm di Bergamo: ” Spettava al governo creare le zone rosse. La Regione Lombardia non aveva responsabilità”. I pm di Bergamo hanno proseguito il loro lavoro per ottenere risposte dal ministro per la Salute, Speranza e dal ministro dell’Interno, Lamorgese, la quale ha già fatto sapere cosa ne pensa:” Non toccava certamente a me”. Ma la realtà è che le zone rosse non sono state istituite, i familiari dei deceduti chiedono di sapere se ci sono e di chi delle responsabilità ed ai pm spetta il compito trovarle. Non sarà impresa facile per una materia che abbraccia, molte competenze che convergono per l’istituzione di zone rosse, che poi sono utili per aumentare la sicurezza dei cittadini.